1-1 (5-4 d.c.r.)
US LIVORNO: Albieri, Fissore, Palma (43’ st Kosiqi), Coriano (20’ st Boroduska), Frati (43’ st Nardi), Ferraro, Bassini, Brenna, Henrique (20’ st Menga), Camara, Caponi. A disp.: Ciobanu, Fancelli, Savshak, Pavlenko, Signorini. All.: Giancarlo Favarin
GHIVIBORGO VDS: Cusin, Sanzone, Giannini, Nottoli (26’ st Lepri), Orlandi, Carcani P., Campani (26’ st Vitrani), Gibilterra (13’ st Carcani T.), Poli (13’ st Signorini), Vecchi, Russo (33’ st Giannotti). A disp.: Masini, Petronelli, Carli, Nannipieri, Giannotti. All.: Nico Lelli
Arbitro e Assistenti: Tommaso Capoccia (Perugia) / Giovanni Fiorucci (Gubbio), Francesco Foglietta (Foligno)
Marcatori: 28’ pt Palma (L), 37’ st Giannini (G)
Note: Ammoniti – Fissore (L), Giannini (G), Sanzone (G), Menga (L), Frati (L), Bassini (L).
Rigoristi (per ordine di battuta): Giannini (G, gol); Brenna (L, gol); Carcani T. (G, gol); Caponi (L, gol); Orlandi (G, gol); Bassini (L, gol); Vitrani (G, gol); Menga (L, gol); Lepri (G, parato); Kosiqi (L, gol)
Seconda partita col Livorno in poche settimane e seconda prestazione sontuosa da parte del Ghiviborgo.
Dopo la sconfitta di campionato patita tra le mura amiche, gli uomini di Lelli ritrovano gli amaranto in occasione dei trentaduesimi di finale della Coppa Italia-Serie D.
Sarà pure stato un Davide contro Golia, eppure il Ghivi non sfigura per niente al “Picchi” e anzi rischia di fare il colpo grosso ai calci di rigore.
Ma andiamo con ordine: nel primo tempo, dopo una decina di minuti giocati al piccolo trotto, le due squadre iniziano a proporsi sempre di più nell’area avversaria, ma sono i biancorossoblù i più pericolosi.
Prima è Giannini, al 14’, a sfiorare il palo con una buona conclusione, ma è Gibilterra sei minuti dopo a divorarsi lo 0-1 colpendo solo il palo.
I mediavalligiani ci sono, il Livorno sembra in difficoltà, ma alla loro prima vera occasione colpiscono con Palma (28’), che da corner stacca più in alto di tutti e trova la deviazione vincente.
Lo svantaggio spegne temporaneamente l’arrembaggio del Ghivi, che però non rischia quasi nulla fino al rientro negli spogliatoi per la pausa.
Nella ripresa, però, il Livorno entra meglio e con maggiori motivazioni, e gli bastano solo due minuti per colpire il secondo legno della serata con Bassini.
Gli uomini di Lelli però non si disuniscono, e al 61’ Orlandi sfiora il pari. Il risultato non si schioda dall’1-0, le squadre iniziano ad allungarsi e i cambi rendono ogni azione una possibile occasione da gol.
Camara, al 75’, prova a chiudere la partita con una bordata che finisce a lato di poco, ma è Giannini, probabilmente il migliore dei suoi, a far esplodere la panchina degli ospiti all’82’, beffando la retroguardia labronica concretizzando un traversone sulla sinistra.
Ora il Ghivi ci crede davvero, e il Livorno si barrica nella sua metà campo per evitare un clamoroso ribaltone.
Alla fine, i biancorossoblù si devono accontentare del pari (rischiando anzi la contro-beffa con Kosiqi al sesto di recupero) e dei calci di rigore.
Sono tutti dei cecchini: Gianni, Brenna, Carcani, Caponi, Orlandi, Bassini, Vitrani e Menga non sbagliano un colpo, ma al quinto rigore Lepri si fa ipnotizzare da Albieri, e l’ultimo tiro dal dischetto di Kosiqi manda in estasi gli amaranto.
Non può che esserci amarezza tra le fila del Ghiviborgo, ma è anche vero che una squadra che in campionato ha l’obiettivo della salvezza ha tenuto testa a una compagine che ha “quasi” l’obbligo della promozione diretta.
Una sconfitta, dunque, che può portare convinzioni nello spogliatoio, anche in vista dei prossimi durissimi impegni stagionali.