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Scritto da Redazione
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04 Dicembre 2020

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Riceviamo e pubblichiamo questa lettera del gruppo precari della provincia di Lucca al Partito Democratico e dei Parlamentari del Gruppo PD che mette in evidenza i tanti problemi relativi ai precari della scuola:

"Ringraziamo il Partito Democratico per la disponibilità, finora dimostrata, al dialogo e al confronto con le varie organizzazioni di docenti precari qui riunite. A seguito dei nostri precedenti incontri, e a seguito della manifesta inadeguatezza da parte del Ministero dell’Istruzione nella gestione delle immissioni in ruolo 2020, delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze e della procedura del concorso detto straordinario, ci chiediamo se all’interno del Partito sia maturata una consapevolezza riguardo il fallimento del piano di reclutamento targato Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e Capo Dipartimento Marco Bruschi:


Nella fattispecie, chiediamo se vi è piena consapevolezza circa:

- La situazione attuale in cui versa il sistema scolastico nazionale alla luce delle mancate assunzioni di Settembre 2020.Ricordiamo le parole del 7 Agosto scorso del Ministro: “Assumeremo oltre 84 mila insegnanti a tempo indeterminato, ho avuto l’ok dal ministro Gualtieri. La bella notizia è arrivata. Assumeremo 84.808 docenti. Il compito del Governo è assumere i precari e ci siamo riusciti”(7 agosto 2020). Ebbene, un mese dopo tale annuncio le assunzioni si sono attestate ad appena 19.294 a causa della mancanza di personale docente abilitato, fatto che noi abbiamo tentato di denunciare in tempi non sospetti cercando di smentire quella che a tutti gli effetti appariva mera propaganda, con annunci che non potevano trovare riscontro nella realtà. Ricordiamo che in Italia i percorsi abilitanti non sono attivi da oltre 7 anni.

- Le scuole secondarie sono ancora impegnate (a Dicembre...) nella ricerca di personale docente precario da mettere in cattedra.
- Nelle scuole secondarie abbiamo una percentuale altissima di docenti precari; docenti che interrompono il servizio a Giugno per poi essere richiamati alla spicciolata ad anno scolastico già avviato (Ottobre - Novembre) con effetti deleteri sugli studenti (continuità didattica e programmazione).
- La pessima gestione delle nuove GPS (graduatorie provinciali per le supplenze) condotta dal M.I. e ripercossasi drammaticamente sugli Uffici Scolastici Provinciali.
- Il fatto che a Settembre 2021 il problema si ripresenterà con maggior gravità perché a fronte di un massimo di 24000 assunzioni dal concorso straordinario (semmai dovesse ripartire e concludersi...), si avrà un numero assai maggiore di pensionamenti.
- Inoltre, al di là del giudizio che si può dare, il piano di reclutamento nei fatti è già fallito totalmente e inequivocabilmente naufragato a fronte dell’emergenza Covid-19.

In questi mesi abbiamo avviato un franco e costruttivo confronto con il Partito Democratico. Pur comprendendo la difficoltà del momento e i tempi che occorrono per far maturare un dibattito, non possiamo esimerci dal chiederVi conto circa alcuni passaggi sui quali ci aspettavamo sviluppi positivi immediati che per il momento non sono del tutto arrivati.

Con rispettosa franchezza, vi poniamo dunque le seguenti domande:

- Hanno avuto esito le interrogazioni parlamentari firmate da Verducci, Rampi, Iori, Rojc rivolte al Ministro dell’Istruzione e al Ministro della Salute circa le criticità relative al Concorso Straordinario che in seguito è partito per poi interrompersi a metà?
- Il pomeriggio del 7 Ottobre 2020 il Capogruppo al Senato Marcucci ha ricevuto una delegazione del Direttivo Docenti Precari Toscana assieme al Senatore Verducci; in tale occasione fu chiesta un’interlocuzione con il Segretario Zingaretti e un’azione parlamentare volta a sensibilizzare il Ministro Azzolina sull’urgenza della questione reclutamento: a tal proposito la mozione di sfiducia promossa dalle opposizioni poteva essere una valida opportunità. Perché dunque nella capigruppo al Senato della sera stessa del 7 Ottobre il Partito Democratico si è poi opposto alla calendarizzazione della mozione di sfiducia del Ministro dell’Istruzione? Ovviamente nessuno contava che aveste votato a favore, ma sarebbe stata un’ ottima occasione per incardinare la questione del reclutamento scolastico, ricordando al Ministro che il suo agire deve basarsi sulla fiducia e il sostegno della maggioranza parlamentare.
- Perché il Segretario Zingaretti non ha mai accettato un confronto con il mondo del precariato della scuola? Eppure, il 17 Settembre a Pistoia a margine di un comizio in favore di Eugenio Giani, il segretario si era impegnato inequivocabilmente con i precari presenti e mobilitati dal Comitato Nazionale Docenti Precari (CNDP) che chiedevano di essere ricevuti a Roma denunciando già allora la situazione che si sarebbe andata prefigurando.
- Abbiamo seguito con interesse gli ultimi Question Time in parlamento: 18 Novembre alla Camera dei Deputati e 26 Novembre al Senato. Ebbene, in entrambi i casi dal Partito Democratico non è partita alcuna domanda al Ministro. Nessuno del PD è intervenuto in tema di scuola, perché?
- Infine, perché il Partito Democratico non ha mai smentito con fermezza il Ministro ogni qual volta utilizza la Carta Costituzionale in maniera impropria parlando dei suoi concorsi come unica via costituzionale percorribile? Se ne deduce dunque che tutti i bandi di concorso per soli titoli emanati dai vari Ministeri (compreso quello dell’Istruzione in tema di personale ATA), sono da ritenersi non validi poiché non costituzionali? Dovrebbe dunque essere invalidato il concorso 2018 poiché era non selettivo? Dovrebbero quindi essere invalidate persino le assunzioni da GAE, che il Ministro cita quando parla di precari storici?

Ecco perché ci permettiamo di chiederVi se il Partito Democratico ha maturato una posizione chiara e condivisa al suo interno. Dopo tutto questo lavoro promosso dalla base dei docenti precari della scuola, vi è stato effettivamente un dibattito all’interno del PD che ha portato a maturare una piena consapevolezza sulla questione?

Se questo è avvenuto, e non ne dubitiamo, ci aspettiamo ora in tempi brevissimi una data certa per l’apertura di un tavolo di lavoro sui percorsi di formazione e abilitazione, tavolo che il governo attuale si era impegnato ad aprire con i sindacati ormai più di un anno fa a seguito dell’incontro del 1 ottobre 2019 tra MIUR e parti sociali che metteva in cantiere un disegno di legge su questo tema; DDL che però non ha mai visto la luce in Consiglio dei Ministri.

Questo tema non può più essere evaso e, pertanto, chiediamo un impegno concreto a far sì che il governo sostenuto, dal Partito Democratico, onori l’accordo raggiunto con le parti sociali. Se le intese raggiunte con le organizzazioni sindacali dovessero tramutarsi in impegni non mantenuti, saremmo di fronte ad un fatto gravissimo che mina la fiducia dei lavoratori tutti verso un esecutivo sempre più indipendente ed irresponsabile nei confronti dei corpi intermedi, siano essi partiti di maggioranza o sindacati.

A tal proposito vale la pena ricordare che:

Dal Partito Democratico avevamo già avuto rassicurazioni e promesse in tal senso da suoi esponenti di Governo: Il 5 Settembre scorso, durante la campagna elettorale, la Vice Ministro dell’Istruzione Anna Ascani durante gli incontri con i docenti precari avvenuti ad Arezzo e nella sede del PD a Prato ha confermato la necessità di intervenire in maniera urgente sui percorsi abilitanti per i precari, ed ha ammesso una chiusura da parte del Ministro e del Movimento 5Stelle nel rispettare l’accordo di cui sopra siglato con i sindacati. Accogliemmo con speranza la promessa di spingere in quella direzione; tale dichiarazione di intenti venne espressa dal Vice Ministro alla presenza del Presidente ANCI Toscana Matteo Biffoni ben consapevole dell’estrema urgenza della questione sul territorio.

Ebbene, sono passati ormai 3 mesi: nulla si è mosso e la situazione è si è ulteriormente deteriorata:

 Ripartenza scolastica disastrosa con scuole tutt’oggi alla ricerca di personale docente.
 Accorpamenti di classi con aumento delle “classi pollaio” con 28-30 alunni in pieno stato di emergenza Covid19. Com’era pensabile far ripartire la scuola in presenza con numeri così elevati di alunni per classe?
 Caos GPS che si riproporrà anche il prossimo anno a causa dei punteggi errati. Caos che sta proseguendo tutt’ora a causa dei licenziamenti per la correzione dei punteggi sulla base dei controlli iniziati solo dopo l’effettuazione delle nomine.
 Organico Covid-19 sospeso a procedura avviata per errori di conteggio da parte del Ministero
 Concorso Straordinario con 65.000 docenti già in servizio, fatto partire in piena pandemia e sospeso a metà, con centinaia di esclusi causa Covid-19 che hanno già avuto sentenza favorevole per prove suppletive dal Ministero. Lo stesso concorso straordinario che, lo ricordiamo, esclude migliaia di docenti precari con servizio esclusivo su sostegno che hanno superato i 36 mesi di servizio.
 Concorso ordinario per 450mila aspiranti non più funzionale per Settembre 2021, forse nemmeno per il 2022.
 Boom di pensionamenti all’orizzonte per Agosto 2021 con l’ultimo anno di quota 100.
 La legge di bilancio non prevede alcun intervento per risolvere l’annoso problema delle classi pollaio (vera urgenza se vogliamo sperare in una ripartenza migliore di questa il prossimo anno).
 Appena 5mila assunzioni sul sostegno nel 2021, ma allo straordinario sostegno sono iscritti solo 2mila docenti, con insegnanti che pur avendo oltre 36 mesi e la specializzazione sostegno sono stati esclusi.

Inoltre, la VI Sezione del Consiglio di Stato, con la pronuncia n. 4167 del 30 giugno 2020 ha aperto una breccia sul tema precari con almeno 36 mesi di servizo ed abilitazione. Infatti nella sentenza si afferma espressamente che: “ .. l’avere svolto attività didattica presso le scuole statali per oltre tre anni, è considerato titolo equiparabile all’abilitazione, secondo i principi enunciati nella sentenza della Corte di giustizia dell'Unione europea del 26 novembre 2014, nelle cause riunite C-22/13, da C-61/13 a C-63/13 e C-418/13 (cd. sentenza Mascolo)...”. Questo, non solo concorda con quanto denunciamo da tempo, ovvero che il docente con almeno 36 mesi di servizio ha il diritto di essere stabilizzato in ottemperanza anche alla direttiva UE 1999/70/CE, ma apre la strada alla giungla dei ricorsi e dei pronunciamenti dei singoli giudici aggiungendo caos al caos delle supplenze per il prossimo anno.

A fronte di ciò, riteniamo occorra intervenire con la massima urgenza sul tema del reclutamento soprattutto per i docenti che prestano servizio da oltre 3 anni. Il governo attui al più presto un percorso che consenta a tutti coloro che abbiano maturato i 36 mesi di servizio su materia e/o su sostegno di vedersi riconosciuta l’abilitazione e l’immissione in ruolo. Tale percorso può prevedere formazione in itinere con verifica in uscita attraverso la valutazione di una commissione mista scuola-università, coinvolgendo così anche i Dirigenti Scolastici, come già previsto nel passato recente (Concorso 2018). Per coloro che da anni sorreggono il traballante sistema scolastico nazionale riteniamo sia errato ed improponibile un percorso con selezione in entrata. Per garantire continuità didattica e una meritata vita professionale stabile, chiediamo formazione e valutazione del servizio svolto in nome e per conto dello Stato nella Scuola Pubblica.

Certi di una vostra risposta, cogliamo l’occasione per ringraziarVi nuovamente per la disponibilità al confronto che non è mai mancata e confidiamo in sviluppi positivi nella direzione auspicata. C’è ancora tempo per rilanciare una vera ripartenza della Scuola Italiana per Settembre 2021. Non perdiamo questa occasione, ne abbiamo già perse troppe".

CNPS (Coordinamento Nazionale Precari Scuola)
Direttivo Docenti Precari Toscana
Gruppo Docenti GPS Sostegno II fascia
Gruppo Docenti Precari Italiani
ADS (Associazione Difesa Scuola)
CNDP (Comitato Nazionale Docenti Precari)

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