"La guerra in Ucraina sta determinando, oltre alle perdita di moltissime vite umane, una crisi energetica in tutta Europa e, quindi, anche in Italia.
Gli impresari e gli artigiani (ma non solo), a marzo 2022, si sono trovati un'altra "bella" sorpresa: quella riguardante l'aumento sproporzionato del carburante e all'improvviso, a sua volta, nasce la volontà di fare controlli. Ma prima, quando già in molti del settore si lamentavano, dove eravate cari politici?
A mio avviso, e in questo modo, vi è il rischio di un blocco totale per numerose attività e l'aumento dei prezzi di tutti i prodotti aumentano tensioni e difficoltà anche organizzative del lavoro. Senza considerare che il settore dell'autotrasporto ha più volte evidenziato la volontà di bloccare i trasporti causando profondi disagi che rischiano di fermare le filiere produttive, con conseguenze economiche disastrose.
Cari politici, come ha affermato anche un mio amico: "Mettete da parte le strategie mirate alle poltrone e pensate di più al popolo!"