Riceviamo e pubblichiamo questa replica di Mario Giuseppe Coltelli a quanto affermato da Francesco Feniello in merito alla gestione dell'Atc Lucca:
"Ho appreso dalla stampa che un cacciatore di nome Francesco Feniello lamenta la poca trasparenza nella gestione dell’ATC Lucca in particolare sulle vicende degli ultimi mesi in cui si sono visti susseguirsi ben tre presidenti.
Visto che sono parte in causa è giusto che faccia un po' di chiarezza, perché non mi sembra che Feniello sia conoscitore delle vicende fino in fondo, né tanto meno delle normative di riferimento.
Ma veniamo ai fatti: in data 07.01.2022 si riunisce il comitato ATC, ricordiamo che da tempo è composto di nove componenti viste le dimissioni di un consigliere, rassegnate in data 02.12.2021. Nel corso del comitato viene posta in discussione la sfiducia al presidente in carica Pietro Onesti, ma al momento di procedere alla votazione quattro membri del comitato (Onesti, Del Chiaro, Nuti e Alberigi) abbandonano la seduta cosi chè i cinque rimasti votano la sfiducia all’unanimità, dopo di che votano la nomina del nuovo presidente e vice presidente nelle persone di Coltelli Mario Giuseppe e Pellegrinetti Alessandro, azione piu’ che legittima secondo la normativa infatti “l’art. 11 ter comma 6 della L.R.T. 3/94 recita: Il comitato di gestione si riunisce validamente con la presenza di almeno sei componenti e adotta le proprie deliberazioni a maggioranza dei presenti, in caso di parità prevale il voto del Presidente”.
Leggendo attentamente questa norma non sembra esserci dubbio sulla validità del comitato e quindi sulla legittimità degli atti. Nonostante questo in data 13.01.2022 alle ore 22,11 giungeva dalla Regione Toscana all’ATC a mezzo PEC, a firma dei sig.ri Marco Ferretti e dott. Simone Tarducci una stringata lettera, alquanto strana in quanto priva di qualsiasi protocollo e pervenuta in un orario alquanto inusuale per un ufficio pubblico, la lettera che si evidenzia come parere, altro non faceva che citare l’art. 11 ter comma 6 della L.R.T. 3/94 e per la verità solo nella prima parte e non citando tutto l’articolo che evidentemente avrebbe fatto capire come stanno le cose.
Nel pomeriggio del 14.01.2022 il sottoscritto conferisce telefonicamente con il sig. Marco Ferretti dell’ufficio caccia della Regione Toscana, chiedendo delucidazioni in merito alla risposta di cui ho fatto menzione sopra lo stesso testualmente mi diceva: “La Regione altro non ha fatto che ribadire un articolo di Legge e che non aveva assolutamente inficiato alcun atto, in quanto non era di sua competenza, ma di competenza di un organo della giustizia amministrativa quale il TAR. A questo punto a fronte della situazione e non sapendo come muovermi, in data 20.01.2022 decido di inviare una lettera dove si spiega quanto accaduto e dove richiedo chiarimenti alla Regione Toscana e precisamente al sig. presidente Eugenio Giani, all’assessore Stefania Saccardi e ai consiglieri rappresentanti del nostro territorio Mario Puppa, Valentina Mercanti, Elisa Montemagni e Vittorio Fantozzi, purtroppo ad oggi non ho ricevuto risposta alcuna.
Vista la situazione cerco di rendermi conto se ero in grado di poter convocare almeno il primo comitato, ma l’ostinazione delle associazioni agricole non mi consente di farlo, visto che obbligano, oserei dire anche con metodi al limite della decenza e correttezza,i loro rappresentati a boicottare i comitati non facendoli presentare e d’altronde tre membri delle associazioni agricole con la CIA in testa a cui si somma il rappresentante della maggioranza politica fanno si che rimangano cinque consiglieri su nove e pertanto a norma di legge il comitato non può essere convocato, ripeto non può essere convocato.
Prendendo atto della situazione e consapevole che avrei portato l’ATC al commissariamento con senso di responsabilità in data 11.02.2022 rassegno le mie dimissioni e non capisco perché Feniello le definisca illegittime, forse voleva dire che le ho date sotto forzatura e quindi contro la mia volontà altrimenti non capisco il senso della sua affermazione.
Ora è arrivato il momento del nuovo presidente Giovanni Nuti, ma vi assicuro che da quello che ho potuto constatare dai primi due comitati non mi pare che siamo sulla strada giusta, proprio nel corso dell’ultimo comitato svolto il 10.03.2022 si sono adottati atti senza avere le necessarie coperture finanziarie, senza la benché minima giustificazione rispetto a date di scadenza fatte slittare di mesi a proprio piacimento. Si son presentati emendamenti nel corso del comitato e come buona norma, andavano ridiscussi e approvati in altro comitato invece niente si sono approvati a colpi di maggioranza, si è approvato un disciplinare caccia al cinghiale con modifiche che gridano vedetta penalizzando altamente una zona a me cara come la Garfagnana, ma cosa ancor piu’ eclatante si è osato non concedere la parola nel corso del comitato al presidente provinciale di Italcaccia.
Davanti a queste situazioni e alla bruttissima immagine che questo comitato sta dando del mondo venatorio, mi auspico che la Regione Toscana metta mano alla situazione provvedendo a commissariare l’Atc prima che questa presidenza lo porti alla deriva.
Per concludere dico all’amico Feniello di mettere in piedi una pubblica assemblea visto che gli stanno così a cuore le sorti dei cacciatori, in quell’occasione sia il sottoscritto e magari anche l’ex presidente Onesti, possiamo illustrarvi le trame e le indegne manovre che hanno caratterizzato questa vicenda".
"Elezione presidente Atc: ecco come sono andate realmente le cose"
Scritto da mario giuseppe coltelli
lettere alla gazzetta
11 Marzo 2022
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