In questo agosto che continua a regalarci un'estate bellissima , piena di sole, a volte forse anche troppo calda, pur se qui la sera il vento dell'Atlantico mitiga e aiuta, comincio a vivere una normale routine, fatta di appuntamenti quotidiani che fanno scorrere il tempo senza quasi accorgersene.
Il paese è sempre affollato, la gente anche qui sceglie agosto come il principale momento per trascorrere le ferie, ma è un'affluenza ordinata, tranquilla, senza eccessi.
Ecco che allora il tempo delle giornate viene scandito come in una agenda prestabilita.
Sveglia, i primi passi e poi la colazione, sempre al solito bar: bola rustica com mantiga (rosetta col burro) e cappuccino. Poi come a casa, lettura dei giornali, non col profumo di stampa, ma come piace e vorrei vedere... al nostro direttore, rigorosamente on line. Repubblica, Gazzetta dello sport, Il Tirreno, la Nazione, insomma di tutto di più. Ovviamente il primo accesso è per i giornali di casa e poi gli altri.
Il tempo scorre, il passo successivo è la orma quotidiana passeggiata o verso la spiaggia o sul porto. Proprio passeggiando per il porto che vedo il punto d'imbarco per Ayamonte, il primo paese spagnolo, appena oltre il confine.
Le partenze dei ferries che collegano Vila Real al paese spagnolo sono costanti, una ogni ora, così come per il ritorno.
Decido di fare la mia prima gita fuori porta. Acquisto il biglietto e m'imbarco. La traversata dura pochissimo,meno di venti minuti, il tempo di guadare il Guadiana, il fiume che divide il Portogallo dalla Spagna, placido, tranquillo, con le famose saline di Vila Real che costeggiano il fiume e si arriva.
Scendo, e appena oltre il porto c'è subito il centro. E' un bel paese, con la piazza principale e con tutta una serie di piccoli vicoli che ti portano sul viale che costeggia il porto marittimo. Negozi, rumori, gente, tante le proposte per una sosta per gustare le famose tapas spagnole: col polpo, con le acciughe, con prosciutto iberico, con le tortille di patate, di formaggio, insomma resistere è dura.
Massima attenzione alla sicurezza e al distanziamento sociale. In Spagna, dopo l'aumento dei casi, la mascherina sempre e comunque va indossata, e non puoi nemmeno fumare, però nonostante questo c'è allegria, tranquillità.
Mi giro tutto il centro storico, mi fermo, guardo e il tempo scorre. Decido così con calma, tanto qui nessuno ha fretta, di riprendere il traghetto e tornare in... Portogallo.
Aspetto la prossima corsa di ritorno, salgo, ricosteggiamo il fiume, il sole è sempre alto, lasci la Spagna, rotta, per così si può dire verso il Portogallo.
Negli occhi e nella mente una bella e piacevole scoperta, una cittadina spagnola, bella, affascinante, a pochissimi chilometri, una visita che può e sarà un'altra delle abitudini settimanali, perchè a forza di piccole e grandi abitudini si costruisce lo stare in un posto.
Non mancheranno ancora qualche difficoltà, qualche contrattempo i, ma adesso posso dire che qui si sta bene, e non solo in Portogallo, ma in pochi minuti anche in Spagna.
L'Atlantico, il fiume Guadiana, silenziosi compagni di questa avventura che è cominciata e che è destinata a durare ancora.
"Col battello lungo il Guadiana fino al confine con la Spagna"
Scritto da Redazione
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26 Agosto 2020
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