Il sindaco di Coreglia è stato eletto alla guida dell'Unione dei comuni senza i voti di cinque consiglieri: Yamila Bertieri di Borgo a Mozzano, Pietro Tosi di Pescaglia, Francesco Feniello e Gesualdo Pieroni di Barga e Claudio Gemignani di Bagni di Lucca.
"Riconosciamo a Remaschi indubbia esperienza politica – spiegano i consiglieri - più di tutti noi.
Intanto, ci fa piacere che anche i sindaci appartenenti il partito politico che ha allontanato Remaschi, ora lo propongano come presidente. Le alternative c'erano, al più, come da regolamento, se la giunta non avesse trovato accordo sul nome, poteva essere eletto il sindaco del comune più grande, Barga. Eleggendo così il primo presidente donna dell'ente.
A nostro avviso inoltre, in un momento così delicato in merito all'iter di approvazione di un imponente impianto di incenerimento rifiuti ancora in fase istruttoria come quello della KME di Fornaci, sarebbe stato opportuno scegliere un presidente dichiaratamente contrario a tale impianto.
Il sindaco Remaschi ma anche il suo predecessore Amadei, non si sono mai espressi in merito alla contrarietà dell'impianto così come progettato in quel sito da tutti ritenuto non idoneo. Ecco perché avremmo preferito un altro presidente”.
“Certo – prosegue la nota - non è l'Unione dei comuni l'ente che dovrà rilasciare l'autorizzazione ma sicuramente può avere influenza sulle scelte per la parte urbanistico/edilizia, viso che il piano strutturale, è uno strumento di pianificazione territoriale previsto dalla Legge Toscana n.° 65/2004, che delinea le scelte strutturali e strategiche per il governo del territorio intercomunale attualmente gestito dall'Unione dei comuni.
Ovviamente, comunque, facciamo un ringraziamento al presidente uscente per il suo lavoro e un in bocca al lupo al presidente entrante, con la speranza che da ora in poi, come dichiarato ampiamente nel suo discorso, che anche la minoranza venga coinvolta nelle scelte importanti dell'ente".
G. B.