Una storica farmacia, ma non solo. L’inaugurazione andata in scena nella fredda, ma soleggiata mattinata di oggi a Ghivizzano, per la precisione in piazza IV Novembre, è stata prima di tutto un momento di aggregazione e incontro, uno spazio in cui si sono ricordate alcune figure illustri che hanno segnato la vita del paese e per festeggiare l’apertura del nuovissimo centro aggregativo comunale.
Infatti, la cerimonia di apertura, iniziata alle 9.30, è stata duplice, ma tutta condensata nell’edificio che un tempo ospitava lo storico cinema Eden.
Oggi, al posto di sedili e schermi, nella struttura è possibile trovare la nuova sede della farmacia della famiglia Toti, numerosi studi medici situati al secondo piano e il già citato centro di aggregazione per la popolazione.
È stato un progetto ambizioso quello relativo alla riqualificazione dello stabile, durato anni e passato in mezzo alla crisi pandemica e al successivo aumento delle materie prime; un lavoro faticoso che ha però visto sorgere una struttura moderna ed estremamente efficiente dal punto di vista energetico. Un edificio dalla storia secolare (la sua costruzione risale infatti al 1925) che torna finalmente al centro della vita di comunità di Ghivizzano.
Non si è trattato dunque della semplice inaugurazione di un’attività commerciale, e non è un caso che a presenziare all’appuntamento sia accorsa una buona fetta di popolazione, senza dimenticare le cariche pubbliche e gli svariati rappresentanti del mondo dell’associazionismo radicato nella Mediavalle del Serchio.
A fare gli onori di casa è stato il sindaco di Coreglia Antelminelli, di cui Ghivizzano è una frazione, Marco Remaschi, affiancato dal proprietario della farmacia Giuseppe Toti e dal progettista che ha sviluppato il piano per la riqualificazione dello stabile e la divisione efficiente dei suoi spazi, Loreno Bertolacci.
Tra aneddoti storici, informazioni tecniche sul lavoro di ristrutturazione e molta emozione, quel che più traspare è la voglia di riconsegnare alla cittadinanza una spazio di tutti e per tutti.
Ci sono stati due “tagli del nastro”, ma i festeggiamenti non si sono limitati solo a questo. Sul lato dell’edificio che ospiterà il centro aggregativo, infatti, è stata svelata una targa che segnala l’intitolazione della struttura alla memoria di Enzo Puccini, e per questo a compiere il gesto simbolico dello “svelamento” sono intervenuti gli stessi figli di Puccini.
In seguito, sia nel centro che in farmacia, è andata in scena la benedizione da parte di Don Giuseppe, conclusasi con un abbondante buffet offerto dalla famiglia Toti.
Un vero e proprio momento di comunione, in grado di mescolare utile e dilettevole e soprattutto per rinsaldare i legami sociali di una comunità a cui è stato riconsegnato il proprio “centro”.