Il capogruppo di minoranza del comune di Coreglia Antelminelli, Giorgio Daniele, torna ad aprire alla collaborazione con l'amministrazione in questo delicato momento per la comunità.
"Eccoci qua - esordisce il capogruppo -, dopo il consiglio del 30 dicembre, durante il quale forte fu la consapevolezza che a cento giorni dall’inizio del nuovo mandato amministrativo, il tempo trascorso non fosse passato inutilmente ma, fosse servito ad individuare, - in un momento così delicato e critico per la comunità tutta-, punti di costruttiva convergenza".
"Senza parlare in politichese - afferma Daniele -, si convenne su proposta del sindaco, di operare assieme per definire un primo pacchetto di misure da mettere in campo con fondi propri e fondi statali, quale risposta, - per quanto è nelle possibilità del comune -, ad alcune delle criticità legate alla crisi economica dovuta all’emergenza Covid 19. Per la verità, a questo proposito, seguii la speranza che questo modus operandi, divenisse un “laboratorio” da allargare ad una serie di punti strategici per la crescita e lo sviluppo del comune".
"Da quel consiglio comunale - prosegue - è passato da poco un mese e credo sia doveroso fare il punto e dare risposte ad alcune domande e ad alcuni comportamenti che ci riguardano. Il nostro silenzio, non è stato disinteresse né un calo di tensione, anzi. Abbiamo lavorato, riflettuto, ascoltato e, fra i tanti significati simbolici che si possono attribuire al nostro silenzio, piace assimilarlo ad un rito che accompagna momenti chiave della vita associata. Per correttezza istituzionale, non vogliamo anticipare i provvedimenti amministrativi che abbiamo contribuito in modo sostanziale a mettere a punto assieme alla maggioranza. A giorni lo farà il sindaco o meglio lo faremo assieme in un comunicato congiunto. Tuttavia ho il dovere nei confronti di chi ci ha sostenuto, incoraggiato e non dimentichiamolo mai, votato, essere trasparenti e coerenti nei comportamenti. I provvedimenti che a giorni saranno resi noti, crediamo che vadano nella giusta direzione ovvero allievino in parte il disagio economico e sociale delle categorie più esposte alla contingente crisi. Riteniamo questa esperienza utile e positiva. Utile per quanto appena detto, positiva perché incoraggia sulla strada della concertazione e della collaborazione".
"Il gruppo che rappresento - dichiara il capogruppo -, ancora una volta vuole rimarcare la propria civicità, non eravamo e non siamo un gruppo politico o pseudo politico; non perseguiamo fini ideologici ma unicamente l’interesse della nostra comunità che intendiamo contribuire ad amministrare nel modo migliore; non siamo né di sinistra né di centrodestra, come in questi giorni ha scritto il corrispondente del Tirreno. La destra alle elezioni la rappresentava “Cambiamo Coreglia” ed a loro lasciamo questa missione. Noi non avevamo simboli e sponsor e, una volta eletti, con coerenza siamo qui senza simboli e sponsor, senza aver inaugurato sezioni o movimenti ideologici e intendiamo farlo fino alla fine. Abbiamo avuto tantissimi voti da elettori di destra, di centro, di area progressista ed anche di sinistra. Ci hanno votato per migliorare le sorti del nostro comune e su questo ci abbiamo messo la faccia. Non siamo uomini e donne del “Colle” cosa su cui molti hanno speculato. Non siamo nemici del “Colle”, ma da quella parte politica non ci è arrivato sostegno alcuno".
"Perché diciamo - continua - questo, perché eravamo, siamo e vogliamo rimanere liberi. Liberi anche di votare per le recentissime elezioni per il rinnovo della Unione dei Comuni, per un Presidente che al tempo stesso è il sindaco di Coreglia, quindi anche il nostro sindaco e che ha tutte le carte in regola per legge e per statuto ad andare a ricoprire quell’incarico. Non accettiamo lezioni di opportunismo, di dietrologia, di appartenenza a movimenti o comitati per sminuire il diritto del nostro comune a guidare l’Unione dei Comuni allor quando per statuto e non per accordo politico, ciò le spetti. Con parole ancor più schiette, pur essendomi schierato contro la realizzazione in Valle del Piro gassificatore, non posso accettare che il sindaco di Coreglia, nella fattispecie Marco Remaschi (di opinione diversa sull’argomento), non abbia le carte in regola per andare a ricoprire un ruolo - il presidente della Unione - di portata molto più generale e assolutamente non dirimente sul caso specifico".
"Ecco - conclude -, noi siamo questa roba qui, siamo aperti a percorsi amministrativi a 360°, ci siamo candidati per essere forza di governo, abbiamo avuto un significativo risultato, ma siamo minoranza. Non sta scritto da nessuna parte che essere minoranza pregiudichi il perseguimento del bene comune, pregiudichi l’agire del “buon padre di famiglia” che nella gestione della cosa pubblica dovrebbe essere la primaria guida per chiunque svolga un ruolo pubblico. A noi non interessa fare politica, lo ripetiamo ancora una volta. A noi interessa il bene di questo comune e su questi temi, alla pari, trattiamo con tutti a viso aperto. La chiarezza non è mai troppa, speriamo di non essere fraintesi ancora una volta".
Daniele: "Crisi, i provvedimenti adottati vanno nella giusta direzione"
Scritto da Redazione
Mediavalle
02 Febbraio 2021
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