"Doppio passo”, ma anche, “Un capitano”. Si perché, in origine, il film che è stato presentato in anteprima mondiale al cinema Centrale di Lucca nel contesto del “Lucca Film Festival 2023” il 27 settembre, avrebbe dovuto avere proprio questo titolo, “Un Capitano”. Il motivo? Prendete il modo del calcio; Claudio Russo, al secolo Giulio Beranek, è il capitano storico della Carrarese Calcio, un leader in campo come all’interno della propria famiglia.
La squadra ottiene la promozione in serie B e Claudio, assieme alla moglie Gloria (Valeria Bilello), decide di programmare il proprio futuro economico e quello dei propri cari; per questo decide di coronare uno dei sogni della sua famiglia e, grazie ad un prestito da parte del suo amico Sandro Costa (Giordano De Plano), apre un ristorante.
Ma a Claudio non viene rinnovato il contratto, e quella tanto desiderata promozione in serie B sarà l’inizio di un dramma, sia come atleta ma soprattutto come uomo, marito e padre. Il film, diretto dall’esordiente Lorenzo Borghini e distribuito dalla Garden Film in co-produzione con la Nebel Productions ed in collaborazione con Rai Cinema, che uscirà nei cinema italiani il prossimo 12 ottobre, è sì ambientato nel mondo del calcio, ma affronta argomenti di grande attualità ed analizza in maniera molto introspettiva il comportamento dei personaggi in diversi contesti sociali.
Cosa può fare un professionista quando perde il proprio posto di lavoro? Come cambiano i rapporti con i propri familiari se, oltre alla perdita economica, si aggiunge una situazione di indebitamento e, per lo più, a condizioni “usuraie”? Serve un “doppio passo”, una finta, un cambio di direzione, spesso un gesto istintivo che, per i professionisti del calcio, è naturale, ma decisivo per poter “puntare” la porta e raggiungere il proprio obiettivo.
Claudio Russo, il capitano, sarà costretto a mettere in dubbio ogni sua certezza e, soprattutto, il proprio rigore morale per fare in modo che il proprio mondo non vada in frantumi. “Doppio passo” è un connubio tra vita reale e storia criminale; è la storia di un uomo, perdente e sopraffatto dagli eventi, in un mondo, quello del calcio, popolato solo da vincenti.
“Per raccontare le gioie ed i dolori di Claudio – spiega il regista Lorenzo Borghini – ho utilizzato un linguaggio filmico dominante, la macchina da presa a mano. In questo modo i movimenti risultano irregolari, con sbalzi irrequieti, proprio come il nostro protagonista, per seguirlo da vicino nella sua discesa agli inferi; e per questo Giulio è un attore perfetto”.
Giulio Beranek, nato nel 1987, si avvicina al calcio entrando a 13 anni nel settore giovanile dell'Olympiakos ma un infortunio al ginocchio lo costringe ad abbandonare prematuramente la carriera di calciatore. Diviene attore quasi per caso, scovato tra le scuole quando il regista Alessandro Di Robilant cerca il protagonista per il suo film “Marpiccolo”, film che nel 2009 rappresenta il suo esordio cinematografico. Nel 2011 torna nuovamente sul grande schermo, interpretando Marcellino nel film “Senza arte né parte” di Giovanni Albanese. Prende parte a diverse serie tv, quali quelle Mediaset “Distretto di Polizia” e “Le mani dentro la città”, e quelle Rai con “Tutta la musica del cuore”, girata nel 2010 e trasmessa nel 2013. Dal 2015 è nel cast di “Tutto può succedere”, serie televisiva in onda su Rai 1, nei panni di Lorenzo. Nel 2018 è nel cast della fiction di Rai 2 “Il cacciatore”, nel ruolo di Mico Farinella. Nel 2017 partecipa al videoclip del brano “La felicità”, del cantante Fabrizio Moro, girato nella città di Matera. Nel 2020 è presente nel cast della serie tv “Vivi e lascia vivere” nel ruolo di Luciano.
“Questo film - conclude appassionatamente Sandro Costa - non ha avuto un grande budget, a differenza di tantissime pellicole nazionali ed internazionali, ma è stato fatto con cuore ed intelligenza, diretto da un regista esordiente ma molto preparato e supportato da un cast di ottimi professionisti; è un fantastico spot per il cinema italiano”.