Una sera d'inizio estate in una via del centro storico a Lucca per salutare gli amici Barbara e Mario al ristorante St. Bartholomeo e per ritrovarsi ancora una volta senza indossare, fortunatamente, il mezzo burqa. Una cena leggera, a base di antipasti vari e due assaggi di primi, una torta alla crema preparata dal mitico Ademaro della pasticceria Pinelli, il top, e tante chiacchiere in compagnia.
Incoscienti? Azzardati? Negazionisti? Niente di tutto questo, solo collaboratori di alcune testate on line che si ritrovano come hanno sempre fatto salvo, purtroppo, i mesi di lockdown spinto che, a quanto pare, non è che abbiano prodotto granché se non danni alla psiche, devastazioni economiche e complicazioni sanitarie.
La Tv rimanda in diretta la visione di stadi pieni di tifosi senza alcuna protezione figuriamoci distanziamento. E noi che, al contrario, continuiamo a indossare le mascherine nelle nostre autovetture o nei negozi o nei bar o anche all'aria aperta durante una passeggiata. Così, i veri problemi passano in secondo piano, e mentre noi siamo a farci le seghe mentali sul Covid e le ipotetiche quarte ondate e la necessità di vaccinarci a più non posso - ma per cosa poi se stiamo bene e non ci sono contagi - qualcuno, definito dal mainstream, uomo di colore in manifesta disabilità psichiatrica, uccide in Germania tre persone col coltello e ne ferisce altri dieci.
Già, ma che c'entra questo con l'immigrazione esasperata che nemmeno Salvini, pur di stare con le chiappe al Governo, ha il coraggio di denunciare e aggredire come faceva una volta? Ormai la gente sembra preoccupata solo dal Covid e non da ciò che stiamo preparando, ossia scavando la nostra fossa aprendo i confini a tutti senza distinzione ed è ovvio che tutta questa gente, prima o poi, chiederà e vorrà e se non sapremo dare né soddisfare i loro bisogni, beh, dovremo fare come in Francia, dare, dare e ancora dare sperando che non succeda quello che, invece, succede regolarmente.
Altro che Oswald Spengler e il suo tramonto dell'Occidente. Qui siamo già a notte fonda se basta una influenza i cui dati su morti e feriti sembrano essere piuttosto ridotti e tutt'altro che letali, a mettere in ginocchio interi paesi e intere generazioni. Già, ma noi abbiamo da pensare al Covid e anche al ddl Zan...
Così, ancora una volta, le Gazzette o una buona parte di esse si sono ritrovate per cazzeggiare un po' visto che, ormai, non si riesce a fare altro che parlare di vaccini e tamponi, nemmeno fossimo in un laboratorio sperimentale a cielo aperto.
Grazie a Mario che ha cucinato per la truppa e a Ciprian che ha scattato dei ritratti indimenticabili. In un mondo così freddo (e triste) c'è bisogno di amici che ti riscaldino (e ti facciano ridere).
Foto Ciprian Gheorghita