Accendiamo la televisione perché, fra poco, apparirà, alla trasmissione Storie Italiane in onda su Rai Uno e condotta da Eleonora Daniele, la nostra collaboratrice e criminologa Anna Vagli. Con lei, sullo stesso divano, oltre ad alcuni opinion makers sempre presenti sul piccolo schermo, anche Roberta Bruzzone, criminologa e psicologa forense, di cui Anna Vagli è stata per anni allieva.
Un rapporto, quello tra Bruzzone e Vagli, andato avanti a lungo senza che noi, sinceramente, venissimo in qualche modo coinvolti o, comunque, tirati in ballo per un qualsiasi motivo. Tra le due donne, maestra e allieva, ci era parso che ci fosse del feeling professionale e di amicizia. Poi, improvvisamente, una sorta di doccia fredda con Anna Vagli che, da un giorno all'altro, ci telefonò per chiederci di rimuovere un articolo apparso sulla Gazzetta di Lucca che, a quanto pare, non era andato giù alla signora Bruzzone la quale avrebbe detto alla nostra collaboratrice che, o faceva rimuovere l'articolo stesso oppure entro un paio di giorni avrebbe risposto in maniera durissima sui social.
La Vagli, collaboratrice con le Gazzette da tempo e in attesa di conseguire il suo tesserino di giornalista pubblicista, ci chiamò, quindi, preoccupatissima per non dire disperata, invitandoci a rimuovere l'articolo in questione poiché aveva timore che la dottoressa Bruzzone potesse in un modo o nell'altro attaccarla e lei non voleva assolutamente rischiare di entrare in conflitto con quella che, a tutti gli effetti, considerava una maestra e una grande professionista.
Noi facemmo presente alla Vagli che non capivamo il problema e, soprattutto, non vedevamo la ragione per cui dovessimo rimuovere un articolo che non presentava alcuna offesa o diffamazione eventuale né altri elementi che potessero arrecare danni a chicchessia. Se la signora Roberta Bruzzone voleva che togliessimo un articolo, bene che ci chiamasse lei spiegandocene le ragioni. Non abbiamo mai avuto una telefonata.
Dicemmo, però, ad Anna, che se voleva l'articolo lo avremmo tolto, ma avrebbe, da quel momento, interrotto la sua collaborazione alle nostre testate. Comprendevamo la sua, letteralmente, paura, ma non ci sembrava sano assecondarla.
Anna Vagli, dopo una notte presumibilmente agitata, ha scelto. Di restare alle Gazzette e, ovviamente e di conseguenza, interrompere ogni tipo di rapporto con Roberta Bruzzone e il suo team.
Non solo. Un paio di mesi fa Vagli ha pubblicato un bel libro che recensiremo a breve e che verrà presentato anche a Lucca alla libreria Ubik da Gina Truglio: 'Vivere al cospetto della morte', un libro sull'eutanasia. Se ne sono occupate diverse testate cartacee e on line a livello nazionale.
Tutto questo come premessa per spiegare la nostra sorpresa quando, questa mattina, nel corso della trasmissione, la dottoressa Bruzzone si è scagliata in maniera incredibilmente e verbalmente dura verso la sua ex allieva. Un attacco, sinceramente, che a nostro modesto avviso ha superato l'aspetto puramente professionale e tecnico del contenuto della discussione televisiva, per scendere sul piano personale. E allora ci siamo chiesti perché e non siamo riusciti a trovare una spiegazione plausibile.
Anna Vagli è stata brava a non replicare scendendo sul medesimo livello e, anzi, limitandosi a spiegare che alcuni dei titoli per parlare li aveva conseguiti proprio alla scuola di Roberta Bruzzone.
Chiunque, dopo una parte del genere per di più in diretta televisiva, davanti ad altri colleghi e fatta da una persona autorevole come la sua ex maestra, si sarebbe abbattuto, mentre la nostra collaboratrice non solo non ha ceduto, ma ha continuato imperterrita a sostenere le proprie convinzioni.
Che dire, quindi, se non brava Anna perché non è da tutti reggere alla pressione e alla emotività del momento.