Com'era prevedibile e come era già stato più volte anticipato il centrosinistra ha vinto le elezioni provinciali e Marcello Pierucci, attuale sindaco di Camaiore, sarà il presidente dell'ente di palazzo Ducale. Niente da fare per Mario Pardini, candidato per il centrodestra e sindaco di Lucca.
Il nuovo presidente ha così commentato subito dopo aver appreso la notizia: Una bella vittoria, storica per la Provincia di Lucca, che sarà guidata ora da un versiliese. Da domani inizia il lavoro: tante priorità, dalle scuole alle viabilità più importanti, che mi arrivano in eredità dalla Presidenza precedente e che ho l’onere di portare avanti con velocità e concretezza. Parallelamente, sarà necessario impostare il nuovo lavoro, con le caratteristiche che mi sono proprie, per programmare ciò che è ancora da fare per lo sviluppo dello nostro ampio territorio. Una cosa è certa: sarò il presidente di tutti, e non solo di una parte politica e men che meno di pochi comuni, e eserciterò il mio ruolo con passione e concretezza, come sempre ho fatto nella mia attività amministrativa. Adesso festeggiamo, da domani a lavoro.
Con la vittoria di Marcello Pierucci è stato respinto l'assalto dell'estrema destra lucchese guidato da Pardini. Esordisce, così, Daniele Bianucci consigliere comunale a Lucca di Sinistra con. Nonostante la campagna acquisti a cui tutti abbiamo assistito nelle ultime settimane - procede Bianucci - il sindaco di Lucca non è riuscito nel suo intento di accomodarsi anche sulla poltrona di Palazzo Ducale e di diventare presidente della Provincia. Tutti, negli ultimi giorni, sentivamo l'imbarazzo di tanti amministratori e consiglieri del centrodestra dell'intera provincia, in difficoltà a sostenere un primo cittadino che nella sua città, Lucca, dimostra ogni giorno - pure con episodi eclatanti - di non avere il polso per gestire i gruppi estremisti che sono stati invece determinanti per la sua elezione a sindaco. Un'ultima considerazione. Sarebbe stato opportuno che il sindaco della città capoluogo, che guida l'amministrazione comunale con l'affanno che tutti ben vediamo, si prendesse pure l'incombenza di guidare l'ente provinciale? Con nostalgia ricordiamo invece Alessandro Tambellini, che da sindaco di Lucca in due occasioni - nonostante avesse i numeri per farlo - ha rinunciato a candidarsi come presidente della Provincia per concentrarsi sulla sua attività nella città capoluogo: che per la sua complessità certo mal si concilia con un vertice impegnato in un doppio ruolo. Altro stile e altro senso delle istituzioni, a mio avviso, il suo.