Scritto da giada pennisi
L'evento
24 Settembre 2022
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Se la casa editrice è nota a molti non si può dire altrettanto del suo fondatore Giangiacomo Feltrinelli.
Nato nel 1926 da una famiglia ricchissima ebbe un ruolo significativo nel periodo degli anni della cosiddetta contestazione poiché fonda una delle prime organizzazioni armate di sinistra, i Gap, gruppi di azione partigiana.
La sua morte, per molto tempo, fu ritenuta opera di un complotto, ma oggi, a cinquant'anni di distanza,, gli studenti delle classi del triennio del liceo scientifico dell'Istituto di Istruzione Superiore Caminiti-Trimarchi, incontrando Aldo Grandi, scrittore e giornalista che ha voluto mettere la parola "fine" alla vicenda dell'editore, hanno apprezzato so che in realtà si trattò di una banale anche se tragico incidente di percorso.Giangiacomo Feltrinelli morì saltando, letteralmente, in aria mentre stava cercando di minare untraliccio dell'alta tensione a Segrate il 14 marzo 1972.
L'incontro fa parte di una sezione del Festival Naxos Legge intitolata ai "Corpi del Reato" ed è organizzato da Fulvia Toscano, eclettica professoressa del Caminti-Trimarchi.
Gli incontri del Festival si tengono di consueto al Bistrot del Lido di Naxos dove nei giorni scorsi abbiamo avuto il piacere di ospitare gli autori di opere intitolate a Enrico Mattei e Raul Gardini, raccontati rispettivamente da Federico Mosso e Gianluca Barbera.
Aldo Grandi ha presentato il suo libro "Gli ultimi giorni di Giangiacomo Feltrinelli" con l'intervento di Francesco Rovella, gallerista, ma anche testimone e protagonista degli anni di piombo anche se in una formazione di estrema destra quale fu Ordine Nuovo.
L'incontro è stato avviato dalla professoressa Fulvia Toscano che ha fatto un'introduzione su Feltrinelli e sul periodo degli anni di piombo spiegando come questo incontro abbia voluto essere il confronto tra chi ha studiato e scritto degli anni di piombo e chi, invece, li ha realmente vissuti.
Giangiacomo Feltrinelli era un uomo che viveva in uno stato agiato, ma si è ribellato ugualmente anche se non ne avrebbe avuto bisogno. Ha cercato, cioè, di fare la rivoluzione pur dimostrandosi, a volte, un "dilettante che aspirava ad essere un professionista", citando una frase dell'incontro di questo pomeriggio.
Ma quale è lo scopo di raccontare una vicenda così apparentemente lontana da noi?
Al giorno d'oggi, sfortunatamente nelle scuole non si arriva a trattare la storia degli anni contemporanei e invece è essenziale conoscerla per capire meglio il mondo e la società in cui oggi viviamo.
L'autore del libro Aldo Grandi, scrivendo il libro "Gli ultimi giorni di Giangiacomo Feltrinelli", ha voluto spingere i lettori a porsi sempre delle domande e ad indagare e non lasciarsi mai convincere delle "verità della storia" che versioni di comodo vorrebbero far credere.
"Se digeriamo tutto come fosse niente, alla fine niente rimane": questa è una delle frasi dette dall'autore che riassume il suo messaggio.
La vicenda di Feltrinelli è una delle tante che per lungo tempo è stata raccontata erroneamente, ma la verità viene sempre a galla, in un modo o in un altro: la storia non ha rivali, del resto e come sostenevano gli antichi Historia magistra vitae. La storia è maestra di vita.
Proseguono gli incontri con Ascit nelle frazioni: insieme all'amministrazione comunale, con l'assessore all'ambiente, Silvia Valentini, e l'assessore al bilancio, Alessandro Profetti, l'ente…