Garfagnana
“Bene le presenze, ma non perdiamo di vista le priorità della Garfagnana”: Fantozzi su Garfagnana Terra Unica
La manifestazione Garfagnana Terra Unica, giunta alla sua decima edizione, spicca nel calendario regionale come una delle più originali e riuscite in ambito agro-alimentare:
Piani di protezione civile, al via gli incontri con la popolazione della Garfagnana
Terminata la fase di confronto con i 15 Comuni che compongono l’Unione Comuni Garfagnana, iniziano ora gli incontri con la cittadinanza per illustrare i Piani di Protezione Civile redatti dall’Ente, attraverso il servizio associato, in collaborazione con i singoli Uffici Comunali
Michele Giannini dall’assemblea ANCI: “Le parole di Mattarella sulle aree interne un faro per il futuro”
In occasione della quarantunesima Assemblea annuale dell’ANCI, la prima per il neo Presidente Gaetano Manfredi, che si è svolta in questi giorni a Torino, il Presidente della Repubblica…
Maltempo, ancora disagi sulle linee elettriche: il C.O.I. della Garfagnana fa il punto sui danni
L’Unione Comuni Garfagnana ha fatto la sua parte a supporto dei Comuni e di Enel mettendo a disposizione generatori di corrente elettrica per le famiglie rimaste senza luce, con particolare attenzione ai soggetti fragili. Il Centro Operativo Intercomunale fa un bilancio del maltempo
Maltempo, alberi caduti e black-out per il forte vento: attivo il C.O.I. dell’Unione Comuni Garfagnana
Diverse le segnalazioni che sono arrivate al Centro Operativo Intercomunale di protezione civile dell’Unione Comuni Garfagnana a seguito del maltempo che ha interessato il territorio causando danni a strutture e disagi sulla viabilità
Giovedì al Museo, museo dell'Identità dell'Alta Garfagnana Olimpio Cammelli
Il 28 novembre alle ore 21.00, per il consueto appuntamento dei Giovedì al Museo
Maltempo, Task-Force di E-Distribuzione a lavoro per fronteggiare le conseguenze della tempesta di vento
Sono al lavoro da questa notte con continuità oltre 150 tecnici di E-Distribuzione, la società del gruppo Enel che gestisce le reti elettriche di media e bassa tensione, anche…
Il professor Radice racconta il Grande Torino a Fabbriche di Vallico: “La storia oltre la tragedia”
La storia del Grande Torino prende vita a Fabbriche di Vallico. Sabato 23 novembre alle 11, presso
Il Parco consegna agli apicoltori della Garfagnana un kit per abbattere i nidi di Vespa Velutina
Mercoledì 20 novembre, presso la Casa del Capitano - sede amministrativa del Parco - in Fortezza di Mont'Alfonso a Castelnuovo di Garfagnana, il Parco Regionale delle Alpi…
Sviluppo locale sostenibile, studenti universitari esplorano territorio Garfagnana
Sostenibilità, declinata dal punto di vista sociale ambientale ed economico, bellezza, inclusione e partecipazione. Sono i temi che hanno caratterizzato, lo scorso 19 novembre, un incontro che alcuni…
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In tutte le strutture di Pronto Soccorso degli ospedali dell’Azienda USL Toscana nord ovest è stato attivato in maniera preliminare un pre-triage per le persone che provengono dalle zone a rischio e che presentano sintomi come febbre, tosse e malattie respiratorie acute, che vengono così indirizzate ad un percorso dedicato. Verrà anche fatta indossare la mascherina alle persone per le quali questa misura viene ritenuta necessaria, prima che arrivino all’interno del pronto soccorso.
In cinque ospedali - Apuane, Lucca, Pontedera, Cecina e Versilia - la Protezione civile ha già montato o sta montando delle tende per creare la zona di pre-triage fuori dai pronto soccorso. In fase di verifica la necessità di allestire le tende anche negli altri ospedali, che comunque si sono organizzati per garantire lo stesso screening preventivo con altre modalità, considerata la specifica disponibilità di spazi all’interno ed all’esterno del Pronto Soccorso.
Check point all’ingresso degli ospedali
Negli ospedali è in corso di istituzione un unico ingresso controllato – check point, oltre ovviamente al Pronto Soccorso.
Qui, nei prossimi giorni, partirà un servizio di controllo durante il quale saranno chieste informazioni in merito alla eventuale presenza di tosse o raffreddore e sarà rilevata la temperatura tramite termoscan. Se necessario all’ingresso, come in tutte le sale di attesa presenti in ospedale, sarà richiesto di indossare una mascherina come misure cautelativa nei confronti delle altre persone.
L'Azienda si appella alla comprensione della cittadinanza perché anche questo è un provvedimento a tutela della salute collettiva.
Si conferma che chi manifesta sintomi come febbre, tosse, malattie respiratorie acute non deve far visita ai degenti e che deve essere molto limitato l’accesso a reparti ed ambulatori di accompagnatori e visitatori.
L'obiettivo dell'Azienda è quello di rendere il più remoto possibile l'accesso in ospedale di cittadini con sintomi.
Vista la specificità di Livorno si evidenziano anche le nuove modalità, attivate da oggi, finalizzate ad assicurare un ingresso unico all’ospedale di Livorno.
Tutti gli utenti, i visitatori e gli accompagnatori che entreranno nelle strutture presenti all’interno del perimetro ospedaliero, compreso quindi il centro socio sanitario Livorno Centro (ex poliambulatorio) dovranno necessariamente farlo dall’accesso principale di viale Alfieri.
Saranno chiusi tutti gli altri ingressi pedonali: via della Meridiana, Viale Alfieri (pad.24 e rampa accesso laterale), cupola Santa Giulia ecc. Restano aperti il varco pedonale di Via Gramsci come accesso riservato esclusivamente al personale dipendente e il portone del centro trasfusionale come percorso riservato e tutelato per i donatori di sangue.
Non cambiano, invece, le modalità di accesso carrabile al presidio ospedaliero: ingresso da via Gramsci (per autorizzati con consuete limitazioni) e uscita da Via della Meridiana.
Riunione con i sindaci
Questa mattina (25 febbraio 2020, si allegano alcune foto) nella sede direzionale di via Cocchi si è svolta una riunione tra la Direzione dell’Asl, insieme ad alcuni componenti dell’unità di crisi aziendale, con tutti i sindaci del territorio.
Nel corso dell’incontro l’Asl ha fatto il punto della situazione ed ha illustrato le misure di prevenzione adottate per il Coronavirus “Covid-19”.
Tra gli argomenti affrontati le necessarie limitazioni all’accesso alle strutture ospedaliere e territoriali più frequentate dai cittadini (come cup, centri prelievo, sale d’attesa radiologiche etc) ed i percorsi in atto, che prevedono una stretta collaborazione tra Azienda sanitaria e Amministrazioni comunali, che hanno come primi riferimenti territoriali le Zone Distretto e le strutture di Igiene e sanità pubblica.
Le telefonate al numero Asl per le segnalazioni
Solo nella giornata di lunedì 24 febbraio sono arrivate 158 telefonate al numero attivato dalla Asl Toscana nord ovest 050-954444 (attivo dalle 8 alle 20 con personale e dalle 20 alle 8 con segreteria telefonica), a cui rispondono medici della sanità pubblica.
Visto il grande numero di telefonate, si sta lavorando per potenziare le linee.
Si ribadisce che tale numero è dedicato solo alla segnalazione obbligatoria di contatti con eventuali casi confermati di “Covid-19” e rientri dalle aree a rischio negli ultimi 14 giorni. Tutte le altre chiamate sono improprie perché intasano le linee, impedendo di trovare libero a chi deve obbligatoriamente telefonare per le segnalazioni.
Per informazioni e chiarimenti si può continuare a fare riferimento al numero verde istituito dalla Regione: 800.556060, opzione 1, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 9 alle ore 15. A questo numero rispondono operatori adeguatamente formati. Sempre per avere informazioni, i cittadini possono rivolgersi al numero verde istituito dal Ministero: 1500, attivo 24 ore su 24.
Richieste e segnalazioni continuano ad arrivare anche alla casella di posta elettronica attivata dalla Asl Toscana nord ovest
Le raccomandazioni alla cittadinanza
Resta confermata la raccomandazione a tutte le persone che manifestano sintomi influenzali di rimanere a casa e consultarsi con il proprio medico curante. Chi, tra questi, deve effettuare prestazioni ambulatoriali non urgenti può rinunciare alla visita o all'esame senza il pagamento di alcuna penalità per la mancata disdetta.
Da evidenziare inoltre che il Dipartimento della Prevenzione ha preparato un vademecum, con tutte le indicazioni da seguire e le basilari regole d’igiene da adottare, per le persone sottoposte a permanenza domiciliare fiduciaria.
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Sono due casi sospetti di coronavirus in Toscana, un uomo fiorentino, in cura presso un ospedale del capoluogo di regione, e un uomo di Pescia, ricoverato al San Jacopo di Pistoia, nel reparto malattie infettive. Sono inoltre in corso riunioni tra amministrazione regionale, rappresentanti dei territori e protezione civile per approntare le misure necessarie per il fronteggiare l'emergenza.
Il paziente fiorentino è un 60enne rientrato da poco da un viaggio in oriente (non in Cina). Il caso avvenuto a Pescia è stato individuato in un 49enne che, per motivi di lavoro, era stato a Codogno. Una volta tornato l'uomo si era messo in quarantena volontaria presso la propria abitazione. Poi, visto che lo stato di malessere non passava, ha deciso di allertare i sanitari, che hanno optato per il suo trasferimento presso l"ospedale pistoiese. Si attende il risultato della seconda analisi da parte dell'istituto superiore della sanità per la piena ufficialità
"Non appena possibile, vi daremo - ha detto il sindaco di Pistoia, Alessandro Tomasi, - tutti gli aggiornamenti sui provvedimenti da adottare nel caso in cui dovesse arrivare la validazione dei casi dall' Istuto superiore di sanità. Per il momento vi chiedo di attenervi alle sole informazioni ufficiali che arriveranno".
Intanto si sta svolgendo una riunione in regione mentre oggi pomeriggio a Firenze vi sarà un incontro con tutti i soggetti competenti per la sanità e la protezione civile, oltre ai sindaci dei comuni toscani.
A Pistoia fuori dall'ospedale San Jacopo la protezione civile, come concordato ieri durante la riunione in prefettura e in base alle disposizioni della task force regionale, sta allestendo tende e gazebo per creare una zona di pre-triage fuori dal pronto soccorso come sta avvenendo fuori da quasi tutti gli ospedali toscani.