La famiglia Regoli, che gestisce il centro turistico “Il Casone” in località Casone di Profecchia, da sempre vive per la montagna, ma potremmo anche dire che vive “grazie” alla montagna. Attaccamento alla montagna e ai suoi valori da parte di chi la ama e lavora duramente tutti i giorni: una natura bella ma che non sempre rende quanto dato e sudato.
L’inverno che sta terminando non è stato generoso con Giuseppe Regoli e la sua famiglia: poco freddo e poca neve, meno dello scorso anno, anche se grazie al campo scuola e alla neve artificiale al Casone si è potuto “limitare i danni”.
“Un inverno come quello attuale – ci confida sconsolato Regoli – non me lo ricordo da tantissimo tempo, purtroppo la mancanza di neve ha causato un calo di oltre il 50% del nostro lavoro stagionale. Ciò non significa solamente minori entroiti per noi, ma è un danno per l’economia della montagna, perché si consuma meno in generale e perché saremo costretti e non rinnovare diversi contratti di lavoro stagionale”.
Contro il clima avverso, è evidente, non si può fare niente: cosa chiedete? “Le stazioni dell’Appennino sono in difficoltà, nonostante qualche impianto abbia funzionato. Confidiamo in aiuti concreti perché siamo in presenze di una vera emergenza. Intorno agli impianti gravitano tante realtà del territorio e tutti ne risentono! Gli enti devono darci una mano, ci deve essere un impegno concreto da parte di Province e Regione”.
“Colgo l’occasione per ringraziare tutte le famiglie e le scuole che, nonostante i problemi, ci hanno dato fiducia e non hanno rinunciato ad essere nostro ospiti. In particolare le scuole stanno mantenendo l’economia della montagna”.