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Scritto da Redazione
Garfagnana
17 Marzo 2025

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Il maltempo che ha colpito la Toscana nei giorni scorsi ha lasciato dietro di sé un profondo senso di smarrimento e paura nelle persone coinvolte. Un'emergenza che, per alcuni, si somma ai traumi vissuti lo scorso anno con le precedenti esondazioni. 

"In alcuni casi, siamo di fronte a un vero e proprio trauma su trauma. Non c'è stato il tempo di elaborare il primo, che arriva un nuovo disastro. Questa condizione mette a dura prova la resilienza individuale e collettiva" dichiara Maria Antonietta Gulino, presidente dell'Ordine degli Psicologi della Toscana.

Le conseguenze psicologiche di eventi catastrofici come questi non devono essere sottovalutate. "Dopo aver visto la propria casa invasa dall'acqua, si passa alla fase dell'azione immediata: mettere in salvo il possibile, trovare un posto sicuro. Ma è nei giorni successivi, quando il caos lascia spazio alla consapevolezza della perdita, che subentra il vero disagio. Ci si sente impotenti, sopraffatti dalla domanda 'e adesso cosa faccio?'. Quando poi l'evento si ripete nel tempo, si riattivano le memorie del trauma già vissuto, aumentando il senso di sconforto e disperazione" continua Gulino. Oltre al danno materiale, c'è una profonda violazione della privacy e della sicurezza personale. "L'acqua che invade la tua casa è una forma di aggressione: ti senti vulnerabile, privato del tuo spazio sicuro. Molti sviluppano paura costante, ansia, attacchi di panico, disturbo post-traumatico da stress, il timore che possa succedere di nuovo in qualsiasi momento. E quando l'emergenza finisce, spesso arriva la solitudine: 'chi mi aiuta adesso?'".

Di fronte a questa emergenza, l'Ordine degli Psicologi della Toscana lancia un appello al Governo e alle istituzioni affinché gli aiuti non arrivino tardi.

"Servono interventi tempestivi, per ricostruire ciò che è andato distrutto e per sostenere anche psicologicamente chi ha perso tutto. Non possiamo permettere che queste persone vengano lasciate sole a fronteggiare il disagio post-traumatico" sottolinea Gulino. Inoltre, il cambiamento climatico sta rendendo sempre più frequenti eventi estremi di questa portata. "In Toscana tanto lavoro è stato fatto, ma non bisogna fermarsi. Non possiamo più permetterci di essere colti impreparati. Servono linee programmatiche chiare per gestire le emergenze e per prevenire disastri futuri. Non possiamo continuare a rincorrere l'emergenza: dobbiamo intervenire prima che la situazione diventi ancora più ostile".

L'Ordine degli Psicologi della Toscana è pronto a fare la propria parte sensibilizzando le istituzioni sulla necessità di un intervento immediato e strutturato. "Sostenere chi ha subito un trauma non è solo un dovere morale, ma una necessità per garantire una ripresa reale, sia materiale che emotiva" conclude Gulino.

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