I grossi disagi legati alle restrizioni in tempo di coronavirus hanno inevitabilmente modificato le abitudini delle famiglie anche in Valle del Serchio. Crollo dei consumi, almeno di certe tipologie di prodotti e settori, difficoltà a reperire certe tipologie e ricorso al mercato on – line: sono le principali conseguenze di questo momento che stiamo vivendo.
La Gazzetta del Serchio ha svolto una piccola indagine tra diversi cittadini del territorio, cercando di coprire un po' tutte le zone e intervistando le persone che generalmente fanno acquisti. I risultati hanno confermato in parte le tendenze nazionali ma confermano, ancora una volta, quanto sia ancora forte l’attaccamento alla nostra terra e a certi valori di comunità. Su un campione di 56 persone, il 60% ha dichiarato di avere fatto acquisti on – line nel corso dell’ultimo mese, ma tanti lo hanno fatto solo perché in zona non si trova quella tipologia di prodotto; resta comunque un buon 40% di persone che non hanno fatto acquisti on – line e non lo fanno mai perché prediligono il negozio sul territorio.
“Non ho acquistato niente on-line” ci dicono in coro Paolo e Lara, noti commercianti di Castelnuovo; gli fanno eco tanti altri, Dino (“W la Garfagnana!), Marco, Yamila (“Ho acquistato prodotti alimentari e solo in negozi di paese”), Roberta, Simone, Giovanni (“Sono all’antica, figurati”), Giancarlo, Nicola (“Difficilmente acquisto su internet a cose normali”), Paola (“Preferisco il negozio”), Luisana (“Da buona commerciante do l’esempio, acquisto solo nei negozi della mia città”), Pierluigi, Giuseppe.
C’è poi Alan che ci confessa di non sentirsela di fare acquisti in questo momento ma che per Pasqua ordinerà il pranzo a domicilio da un amico ristoratore. Simone Simonini, da sempre sensibile al territorio, ci dice che nella sua famiglia non hanno mai fatto acquisti on-line e prediligono i negozi del territorio, anche a costi di pagare un prezzo maggiore. Gli fa eco il consigliere comunale Roberto Tamagnini: “Ho cercato di evitare di acquistare on-line, abitando in Garfagnana non è facile reperire ogni cosa in questo momento e, a dire la verità, ho acquistato un libro di cultura. Poi, venendo a conoscenza che lo stesso servizio è offerto dalla libreria di Castelnuovo, a domicilio, ho iniziato ad acquistare lì. Sono sempre stato contro ma capisco chi in questo momento ha bisogno, adesso se possibile invito tutte le persone a comprare quanto possibile dai commercianti dei nostri paesi”.
Forte il fronte “autarchico”, ma il 60% circa acquista su internet, in parte per abitudine e per risparmio su determinate tipologie di prodotti, ma tanti lo hanno fatto ultimamente perché non trovavano lo stesso prodotto in zona.
Cosa si compra? In tanti ci hanno confessato di avere acquistato toner per la stampante o prodotti di cartoleria: effettivamente, “sport” del mese era divenuto la stampa dell’autocertificazione! Altro prodotto molto gettonato è rappresentato dalle mascherine, ovviamente, oppure i disinfettanti. In diverse persone hanno acquistato cibo per animali domestici, ma lo fanno abitualmente, per motivi principalmente economici, con prezzi spesso inferiori del 30% - 40%. Ci sono poi gli sportivi che integrano l’allenamento abituale con esercizi casalinghi: boom di prodotti sportivi, un paio di persone intervistate hanno acquistato il tapis roulant, altre persone attrezzi per esercizi da palestra, un altro integratori sportivi, un altro ancora tute sportive.
Si acquista molto nel settore dell’abbigliamento, con siti come Zalando o Amazon presi d’assalto, c’è chi ha comprato un paio di scarpe: difficile dire se è abitudine consolidata o esigenza del momento. Sicuramente è legata ad esigenza del momento l’acquisto di libri e giocattoli per bambini, oggi introvabili, con i negozi chiusi.
In grossa difficoltà le famiglie con bambini piccoli, non trovando niente: così si acquistano on – line vestiti e scarpine, anche i pannolini. C’è poi chi, come Simone, acquista spesso su internet e lo ha fatto ancora di più negli ultimi tempi ma è sensibile anche alle istanze locali: “Ho acquistato dei dolci pasquali da una pasticceria locale, ho acquistato due azalee da un produttore del posto, contribuendo peraltro a fare beneficenza, e per Pasqua ordinerò il pranzo da un ristorante a domicilio”.
Va forte amazon ovviamente per i prodotti di elettronica, con acquisti di cellulari, cavi e cavetti, caricabatterie. C’è poi Laura, sostenitrice dell’on-line: “Mi si è rotta la stampante, così ne ho ordinata una nuova via internet, ma ho acquistato caffè, prodotti per l’igiene della casa e della persona, oggi introvabili”. Va forte l’acquisto on-line di caffè in cialde, oggi cresciuto dato che la gente resta più tempo a casa (teoricamente a giornate intere). C’è Flavio, tecnico informatico quindi a proprio agio con internet: “Cosa ho preso recentemente? Beni alimentari a lunga scadenza come birra, farine, pasta, olio, vino, ma anche libri, un’amaca e una tenda ombreggiante”. Alessandro confessa di avere acquistato su internet un portafoglio di Alexander McQueen e un deodorante di Hugo Boss (“In zona oggi introvabili”). Va forte anche il settore on-line del “fai da te”, del bricolage, con la gente che approfitta della quarantena per fare piccoli lavoretti in casa. Acquisti di comprovata esigenza sembrano quelli relativi a Simone che ha ordinato un … silkepil o un paio di persone che hanno preso un rasoio.