Procede al ritmo di oltre 500 mila ogni tre giorni, la distribuzione di mascherine nell’area Covid di tutti i presidi sanitari toscani impegnati nell’emergenza. Il dato è diffuso dall’Unità di crisi regionale.
Più nel dettaglio, da giovedì 26 marzo vengono e verranno distribuite 20 mila mascherine ffp2 ogni giorno in tutta l’area Covid che comprende il 118, il Pronto Soccorso ed i reparti radiologia e malattie infettive. Le ffp3 sono invece destinate alle terapie intensive e ne sono state distribuite 5000 solo nella giornata di sabato 28 marzo. La distribuzione di questi dispositivi consente la copertura di 1500 posti letto, comprese le terapie intensive.
Oltre alle ffp2 e ffp3, vengono distribuite anche mascherine chirurgiche made in tuscany, quelle tessuto-non tessuto, almeno 150-200 mila ogni giorno e quelle a marcatura CE, 100 mila a settimana.
Rispetto alle polemiche sollevate negli ultimi giorni riguardo alla mancanza di sicurezza per gli operatori del 118, l’Unità di crisi specifica che possono esserci stati problemi in singoli casi isolati, ma che tutti gli operatori sanitari sono in sicurezza, come disposto dai rapporti Covid dell’Iss, l’Istituto Superiore di Sanità, e della WHO, World Health Organization (Organizzazione Mondiale della Sanità), dalle circolari ministeriali e dalle ordinanze regionali. Più nello specifico, una circolare ministeriale datata 22 febbraio 2020 dispone l’uso della mascherina ffp2 per quel che riguarda il 118 nel solo caso di trasporto di malati Covid sospetti o presunti. Va inoltre detto che in un rapporto dell’Iss e della WHO del 14 marzo scorso, sia pure nel caso di trasferimento di casi Covid, si indica l’uso della sola mascherina chirurgica. L’ordinanza regionale invece, in coerenza con la circolare ministeriale, dispone che in tutti gli ambienti Covid si usi la ffp2, compreso il trasporto dei casi presunti o sospetti e dunque compreso il servizio 118. In tutti gli ambienti non Covid dispone invece l’uso della mascherina chirurgica.
Alla luce di quanto sopra e a fronte delle forniture regionali, conclude l’Unità di crisi, è compito di ciascuna azienda assicurare a tutti gli operatori sanitari il grado di protezione adeguato ed è altresì compito della centrale del 118 definire se l’ambito operativo del trasporto è Covid o non Covid. Sulla base dunque dell’ordinanza regionale, saranno dunque le aziende sanitarie e la direzione del 118 a definire, caso per caso, il grado di sicurezza e protezione da assicurare agli operatori sanitari.