Si avvicina la primavera, nel nostro Paese tutto è condizionato dal Covid -19, ed in montagna un briciolo d’inverno pare destarsi. Così, solitari alpinisti del Mangia Trekking, evitando ogni contatto, salgono sull’Appennino tosco emiliano, per sviluppare sulla neve una delle loro attività più amate. Creare delle vere e proprie opere naturali in ambiente.
La preoccupante situazione nelle città, e nei luoghi abitati, la montagna bianca ed il freddo, sembrano ispirarli. Tra loro, si distingue l’alpinista toscana Mara Giusti, testimonial italiana della “montagna terapia”. Così picca e ramponi, attraversano i territori, salgono in quota per raggiungere luoghi particolari ove poi, fanno nascere alcune loro creazioni, realizzate con il ghiaccio e la neve. Opere che mentre danno emozione, rappresentano forme significative, capaci di penetrare ed integrarsi con l’ambiente circostante. Alcune di esse sembrano essere dei veri e propri monumenti.
Alpinisti ed artisti dilettanti, che con fantasia, giocano con la neve ed il ghiaccio. Sono opere che si incontrano sulle vie che conducono sulla vetta delle montagne. In Appennino dove l’associazione Mangia Trekking lancia spesso le sue sfide al freddo ed alla montagna. Si tratta di realizzazioni che rimangono poi scolpite nella mente, e la loro immagine, attraverso le fotografie, diviene cultura dell’associazione e dell’alpinismo lento. Un ricordo ed un’esperienza vissuta sulla montagna d’inverno “al tempo del…..”.
Coronavirus, alpinisti solitari salgono sulle montagne
Scritto da Redazione
Garfagnana
09 Marzo 2020
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