Mirko Bulgarelli, rappresentante del gruppo di apicoltori “Garfagnana Apicoltura” lancia l’allarme clima, con la drastica diminuzione delle temperature di questi giorni che stanno creando seri problemi all'apicoltura. “In questo periodo le piante di acacia stavano iniziando a fiorire – commenta Bulgarelli - ma con l'arrivo del freddo e l'abbassamento brusco delle temperature la produzione di nettare viene ridotta drasticamente, di conseguenza la produzione di miele di acacia viene azzerata in quanto le api non riescono a trovare l' elemento essenziale da trasformare in miele: il nettare”. Le ragioni sono evidenti. “In primavera le famiglie di api tendono ad aumentare il numero di individui che le compongono proprio perchè è il periodo di maggior lavoro (importazione di polline e nettare), ma a causa della particolare situazione che stiamo vivendo in questi giorni, il sovrannumero diventa un problema perchè non è possibile nutrirsi come invece accade in situazioni normali e nonostante l'aiuto che l'apicoltore dà somministrando loro alimentazione le api si autoriducono eliminandosi a vicenda e in molti casi questo fenomeno porta alla totale perdita dell' alveare. Oltre a questo le api con queste condizioni climatiche non possono svolgere un'altra importantissima e indispensabile attività per tutta la nostra catena alimentare: e per tutto il sistema naturale del nostro ambiente: l' impollinazione”. La conseguenza sarà il grosso rischio di non avere miele di acacia nel nostro territorio e, quindi, gli esperti raccomandano i consumatori di sincerarsi della provenienza del miele in commercio.
Cambiamenti climatici, gravi danni all’apicoltura. L’allarme del gruppo “Garfagnana Apicoltura”
Scritto da simone pierotti
Garfagnana
23 Aprile 2024
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