Può anche darsi che commettiamo un errore e, nel caso, ci scusiamo con i diretti interessati. Tuttavia non abbiamo potuto non rilevare la presa di posizione di due comuni, Castiglione Garfagnana e Coreglia Antelminelli, che hanno preso una posizione decisa, per quel poco che vale e per quel poco che serve, contro ciò che sta avvenendo in Iran dove la libertà di espressione e manifestazione non solo sono costantemente violate e represse, ma dove si uccidono adolescenti, uomini e donne solo perché non rispettano le follie dell'Islam. E' bene, inoltre, sottolineare che non si tratta dell'Islam fondamentalista del Califfato e dell'Isis, ma qualcosa di molto simile che si chiama Islam e basta a dimostrazione che per quanto si cerchi di trovare un volto umano a questa posizione ideologico-storico-religiosa, inevitabilmente non ci si può non rendere conto che essa fa a cazzotti, sempre e comunque,m con l'Occidente, i suoi valori, i suoi principi costituenti, i suoi desiderata. Fanno finta di non vederli, ovviamente, a sinistra e anche a destra non è che sono delle aquile, tutt'altro. Se quello che sta succedendo nel paese degli ayatollah assassini accadesse in un qualsiasi paese cattolico, si griderebbe al fascismo, al ritorno del nazismo e si voterebbero risoluzioni di condanna all'interno delle assise degli organismi sovranazionali che non servono e non serviranno, letteralmente, ad un cazzo e perdonateci la brutalità. Bene, quindi, ha fatto il consigliere di maggioranza alle politiche culturali Roberto Tamagnini di Castiglione Garfagnana a fare propria la mozione della Regione e portarla al voto, unanime, in consiglio comunale. E altrettanto bene ha fatto il comune di Coreglia. E' probabile che altre amministrazioni comunali si siano spese in tal senso e se così è stato chiediamo venia per non essercene accorti, ma qualora ciò non fosse avvenuto sarebbe bene che si mobilitassero in tal senso visto abbandonando l'ipocrisia tipicamente italiana ed europea che non ama chiamare le cose con il loro nome. La Gazzetta, come al solito e al contrario, fa della brutale oggettività il proprio credo e non esita ad augurarsi che l'Iran attuale, prima o poi, faccia la fine del sorcio che, inconsapevolmente, attraversa la strada di notte proprio al passaggio di un'auto. E chiunque sia alla guida della vettura poco importa, conta che riesca a centrarlo e a schiacciarlo, anche più o meno volutamente.
Non si possono reprimere nel sangue i desiderata di ragazzi e, soprattutto, ragazze, di uomini e, in particolare, donne, che chiedono solo di poter vivere. E all'Iran affianchiamo anche i talebani in Afghanistan, paese liberato e occupato dall'Occidente per poi essere completamente abbandonato a se stesso con tutto quel che, di tragico, ne consegue. La libertà dell'essere umano passa per la libertà delle donne e questo è un principio inviolabile.