Ormai non passa settimana senza che questo ridicolo e pagliaccio Sistema di Governo Mondiale non celebri, anche alle nostre latitudini, qualche ricorrenza, dalle più serie alle più inutili e patetiche. Purtroppo viviamo in un mondo e in un'epoca senza identità che, per dare un senso alla propria esistenza, ha bisogno di fissare almeno sulla carta una ragione per vivere. Noi non abbiamo mai avuto bisogno di prenotare una data sul calendario per ricordarci di ciò che conta rammentare. Quello che serve a costruire una memoria che è, ormai, la sola difesa contro l'annullamento di ogni forma di reminiscenza nel nome della tabula rasa politicamente corretta del Pensiero Unico Dominante, noi lo abbiamo già messo da parte sin da quando frequentavamo i banchi dell'università e da allora la piramide è cresciuta mettendo su solide basi. Ciònonostante non possiamo non seguire la moda e ne approfittiamo per segnalare che la giornata odierna, 15 febbraio dell'anno di ripetuta (dis)grazia 2022, cosiddetta Era della Falsa Pandemia, è e potrà essere assunta quale Giornata dell'Infamia o anche degli Infami per coloro che l'hanno propugnata senza rispetto e senza vergogna. Gente, è bene dirlo subito a scanso di equivoci, alla quale se dovessero giungere tutti gli auguri delle persone vessate e massacrate, probabilmente non arriverebbero molto avanti con l'età.
Come si può impedire alle persone di lavorare se non accettano e subiscono il ricatto di doversi a tutti i costi vaccinare? Come si può, soprattutto, impedire di provvedere al proprio sostentamento e a quello dei propri familiari, la cosa più naturale e antica del mondo? Nessuno era mai arrivato a osare tanto se non, forse, i nazisti e i servi di Stalin. E, invece, ecco che la stessa cosa e anche peggio accade nelle democrazie occidentali che si vantano di essere un esempio di liberalismo e liberismo.
Questi esperti del Comitato Tecnico Scientifico ci fanno schifo e se ci dovesse capitare, un giorno, di averli a portata di... sputo, ebbene non esiteremmo a sputar loro in faccia tutto il nostro disprezzo. Così come ai politicanti che a Montecitorio e a Palazzo Madama spendono meno di dieci euro per un pranzo luculliano oltre a guadagnare 10 mila euro al mese o giù di lì, mentre il popolo non solo vive nelle ristrettezze, ma, addirittura, è costretto, spesso, a non poter lavorare.
Oggi, annunciano i giornali e le Tv allineate con i colleghi iscritti ad un ordine professionale che, come molti altri ordini professionali dovrebbe vergognarsi di esistere, inizieranno i controlli dei cani da guardia per verificare il rispetto delle disposizioni omicide del Governo. Così, vedremo gente in divisa orgogliosa di massacrare e vessare chi chiede solo di lavorare e di farlo in una Italia dove il virus fa ridere i polli per non dire peggio. Sono stati bravi a seminare paura a piene mani e a far guadagnare miliardi di euro alle aziende farmaceutiche. Sono stati anche più bravi nel distruggere la psiche delle persone, spingendole e spedendole verso il suicidio - ma è vietato scriverne e non si deve sapere - o riducendoli alla depressione, all'umiliazione, alla assoluta perdita di autostima. Professionisti esemplari fino al giorno prima, reietti dal giorno successivo.
Se noi scrivessimo, realmente, quel che pensiamo, dovremmo sorbirci altri procedimenti disciplinari, altre denunce e, chissà?, coi tempi che corrono, anche l'arresto visto che i giudici, i magistrati, gli intellettuali, i docenti, gli esperti a un tanto al chilo non hanno pietà per chi disobbedisce, ma molta di più per chi impone e distrugge. Noi, come al solito, rispettiamo la libertà di scelta, ma non possiamo rispettare questa dittatura igienico-sanitaria che non merita il rispetto o anche solo la considerazione, né tantomeno questo Stato e i suoi rappresentanti.
Quando abbiamo strappato il nostro passaporto lo abbiamo fatto consapevolmente perché non ci riconoscevamo in questa Italia né ci sentivamo protetti e tutelati come cittadini italiani da uno Stato e da una classe digerente politica che è svenduta ai grandi organismi sovranazionali. Ebbene, oggi, è ancora peggio e se i nostri colleghi giornalisti sono contenti di essere irregimentati in un Nuovo Mondo o Brave New World che dir si voglia, noi, al contrario, ci sentiamo sempre più estranei, lontani e per niente interessati a farne parte.
Oggi non è solo la Giornata dell'Infamia e degli Infami, oggi è un D-day in cui è avvenuto lo sbarco sulle spiagge dell'umanità di un corpo di spedizione ispirato solo e soltanto dall'odio verso l'altro e dalla voglia di dividere, allontanare, reprimere, sopprimere emozioni e slanci affettivi e non soltanto.