Mantenere costantemente viva la memoria, affinché i giovani di oggi crescano in una dimensione umana sensibile al dolore del prossimo.
Questa mattina – sabato 27 gennaio – si è tenuta, nella sede dell’Istituto Comprensivo in via Roma, l’annuale cerimonia commemorativa che l’amministrazione comunale di Castelnuovo di Garfagnana ripropone ogni anno in occasione del Giorno della Memoria 2024. Un momento profondamente sentito ed intenso di riflessione, con gli studenti degli istituti scolastici del capoluogo, per ricordare una pagina importante di storia locale che si intreccia con quella più universale della Shoah: l’internamento ebraico a Castelnuovo di Garfagnana dal 1941 al 1943.
Erano presenti il sindaco Andrea Tagliasacchi e un’ampia delegazione della giunta comunale, la professoressa Mila Berchiolli, dirigente scolastica dell’ISI Garfagnana, la professoressa Giovanna Angela Puccetti, dirigente dell’Istituto Comprensivo e l'Abate di Castelnuovo, mons. Angelo Pioli.
Dopo il ricordo dei nomi 16 ragazzi ebrei, letti ad alta voce dagli studenti dell'ISI Garfagnana, c'è stato un momento di riflessione, con musiche e letture di testi, proposto dagli allievi dell'Istituto Comprensivo. Infine un omaggio floreale è stato deposto su un banchino di scuola posto sotto la targa commemorativa che ricorda le giovani vittime di questa tragedia, le quali furono in seguito deportate ad Auschwitz, dove trovarono la morte.
I dirigenti scolastici dei due istituti hanno messo in evidenza l’importanza di momenti di condivisione come questo, affinché - uniti - si possa credere di riuscire a combattere la ferocia e la sopraffazione. Don Angelo ha invece puntato i riflettori sul tema della compassione per non essere indifferenti rispetto a quanto accade nel mondo. Da parte sua, l’amministrazione comunale ha sottolineato come la lotta alla discriminazione e al razzismo cominci proprio dall’educazione dei ragazzi al rispetto per l’altro.
“La giornata di oggi non è un rituale – ha dichiarato il sindaco di Castelnuovo di Garfagnana Andrea Tagliasacchi -, ma un’occasione viva per riflettere sul presente alla luce di quanto ci sta accadendo intorno. Siamo qui per dire che, forse, la chiave è dentro di noi. Restare connessi con il mondo, aderenti alla realtà, usando con consapevolezza gli strumenti di comunicazione che la tecnologia oggi offre: questo ci deve guidare nei sentimenti che nutriamo verso gli altri. Perché la memoria non è scontata, ma ha un valore profondo e deve essere costruita in rapporto diretto con chi ha provato e visto certe cose”.