La splendida cornice di un Teatro Alfieri gremito in ogni ordine di posti ha ospitato, questa mattina, l’assemblea della Riserva Mab Unesco del Parco dell’Appennino Tosco Emiliano. E’ stata la prima assemblea svoltasi in presenza, dopo quelle on-line in periodo di pandemia e si è svolta in Garfagnana dopo l’allargamento della Riserva a diversi comuni della Garfagnana e Media Valle.
Una mattina che è stata l’occasione per approfondire il significato e le opportunità che ciò porterà per il territorio, in un patto di sviluppo delle aree interne che deve andare di pari passo con la sostenibilità e l’ambiente. L’assemblea è stata una bella opportunità di confronto tra tutti i protagonisti del territorio, convocati questa mattina all’Alfieri, a partire dalle istituzioni e dalle varie autorità, istituzioni, scuola, Università e imprenditoria del territorio.
A fare gli onori di casa il presidente dell’Unione dei Comuni e sindaco di Castelnuovo, Andrea Tagliasacchi: “Oggi presentiamo una nuova idea di sviluppo, in una fase in cui il tema delle aree interne è tornato protagonista. Serve coraggio a definire gli obiettivi da parte della politica ma oggi non si può puntare solamente sulle città: per questo è fondamentale la formazione, investire in capitale umano. E’ una sfida innovativa, la Riserva Mab Unesco si deve tradurre in progetti concreti da parte di tutti i soggetti attori del territorio”.
Per la Regione era presente l’assessore Stefano Baccelli che ha sottolineato il lavoro svolto in tema di sviluppo sostenibile e di mobilità sostenibile. Della Riserva fanno parte sei provincie, tra cui quella di Lucca, rappresentata da Andrea Carrari, che ha ricordato il grande risultato della nascita di un corso scolastico di agraria. Anche la Camera di Commercio della Toscana Nord Ovest, per voce del presidente Valter Tamburini, ha portato il proprio contributo di collaborazione per progetti di sviluppo, che dovranno essere legati inevitabilmente al lavoro. Raffaella Mariani, vice presidente del Parco, ha illustrato i risultati del progetto di “green community” che hanno portato ingenti finanziamenti per la montagna: “Dovremo rispettare sei obiettivi entro il 2026, tra i quali la corretta gestione delle foreste, che ha portato alla creazione dei cosiddetti crediti di sostenibilità, il tema della mobilità, l’autosufficienza energetica, la valorizzazione della biodiversità”. Molto apprezzato è stato l’intervento dell’Arcivescovo di Lucca mons. Giulietti, che ha sottolineato l’importanza della formazione e della crescita culturale, perché certi valori legati alla montagna restino vivi. Grande spazio è stato dato al mondo scolastico e della formazione, con i contributi dei dirigenti scolastici degli istituti del territorio, del Rettore dell’Università di Pisa Riccardo Zucchi, e di altri importanti esponenti del mondo universitario, come la Prof. Enrica Lemmi e la Prof. Denise Ulivieri dell’Università di Pisa, il Prof. Alessandro Mannelli dell’Università di Torino.