"La scuola deve essere un luogo vivibile, accessibile, capace di garantire la tutela degli alunni, dove tutti possano sentirsi accolti e seguiti nel proprio percorso di crescita e di formazione". A esprimerlo chiaramente è stato il consiglio comunale di Borgo a Mozzano, che, in questo modo, ha manifestato la netta contrarietà al taglio della terza sezione della scuola primaria "Papa Giovanni XXIII"per l'anno scolastico 2023/2024.
L'aula consiliare ha infatti approvato il documento che era già stato votato all'unanimità durante l'ultima seduta della commissione scuola: la posizione è apparsa fin da subito chiara e ben tracciata, sostenuta in prima linea anche dall'amministrazione comunale, visto che il taglio della terza sezione crea disagi preoccupanti per la didattica, a partire dagli studenti disabili o con bisogni educativi speciali (BES). Due sole sezioni, inoltre, non sarebbero sufficienti nemmeno ad accogliere studenti stranieri durante l'anno scolastico che si trasferiscono sul territorio: Borgo a Mozzano, infatti, è da anni una zona di transito e residenza di molte famiglie di recente immigrazione, spesso con problemi economici, e obbligarle a fare una scelta diversa sul territorio significherebbe creare loro ulteriori problemi logistici e aggravi economici, nonché ostacoli all'inserimento sociale.
"Stasera ci siamo opposti fermamente alla soppressione della terza sezione della "Papa Giovanni XXIII" – commenta il sindaco Patrizio Andreuccetti – confermando ciò che era già emerso all'unanimità in commissione. Vogliamo scongiurare in tutti i modi possibili il formarsi delle cosiddette "classi pollaio" che non solo rappresentano un evidente problema ai fini della vivibilità quotidiana degli alunni e dei docenti, ma sono anche un grande danno all'apprendimento. Per il prossimo anno scolastico, inoltre, sono state presentate 51 nuove iscrizioni alle classi prime, una delle quali per un alunno disabile grave: l'autorizzazione di sole due classi non consentirebbe a oggi di ottemperare alle disposizioni legislative che prevedono un numero massimo di 20 alunni per classe in caso di presenza di alunno con disabilità. Non esiste dunque la possibilità di poter rispettare le disposizioni legislative con sole due sezioni".
La soppressione della terza sezione, infine, procurerebbe problemi anche nella gestione degli insegnanti e delle loro attività: la conferma di tre corsi completi (presenti nell'istituto da circa un ventennio) garantisce un'efficace organizzazione interna della scuola sul piano del personale docente, assicurando la stabilità di coloro che hanno due ore per classe, senza la necessità di completamenti di orario in altri istituti. Diversamente, si creerebbero situazioni problematiche non solo nella programmazione delle attività, ma anche di quelle collegiali come, per esempio, consigli di classe, scrutini e l'esame finale del primo ciclo. La necessità di completare l'orario di servizio in altro istituto potrebbe anche essere un incentivo alla richiesta di mobilità, situazione senz'altro da scongiurare per evitare ricadute negative sulla qualità dell'offerta formativa.
Il consiglio comunale, infine, ha dato mandato al Sindaco di trasmettere alla dirigente, e all'Ufficio scolastico territoriale competente, la richiesta di una riesamina globale della situazione borghigiana affiniché venga autorizzata un'ulteriore classe prima per il prossimo anno scolastico.