Ci sono circa 12 mesi e questo appuntamento segnerà la conclusione dei due mandati del sindaco Patrizio Andreuccetti, esponente del PD anche a livello territoriale. Andreuccetti ha iniziato l’esperienza di sindaco giovanissimo, nel 2014, dopo che Borgo a Mozzano, per circa vent’anni, è stato governato da due esponenti del centrodestra: Gabriele Brunini prima (1995/2004) e Francesco Poggi poi (2004/2014).
Nonostante che nelle ultime tornate elettorali il voto politico, a Borgo a Mozzano, abbia premiato, in maniera netta, le forze del centrodestra, il PD pensa di confermare il successo del 2019, schierando, a quanto sembra, il valdottavino Alessandro Profetti, attuale assessore al bilancio della giunta Andreuccetti. La situazione, nel PD e nella sinistra è, quindi, abbastanza definita, anche se, come si sussurra in questi ultimi tempi, si comincia a parlare di pretese “femminili” nella candidatura a sindaco, da parte di Simona Girelli o Rosetta Viviani, molto attive nella giunta di Patrizio Andreuccetti.
Più complicata è certamente la situazione nello schieramento di centrodestra che, pur avendo un chiaro vantaggio nel voto politico, manca di personaggi capaci di sfondare a livello amministrativo, per riprendere il governo dell’importante e strategico comune della Media Valle.
Dopo gli evidenti insuccessi delle ultime tornate elettorali e le sconfitte di Elena Ghiloni e Cristina Benedetti, non emerge una figura capace di capitalizzare i voti. Non c’è nel gruppo consiliare di minoranza, né a livello della così detta “società civile”; tant’è che, in molti, continuano a fare i nomi di Francesco Poggi e di Gabriele Brunini come possibili candidati.
Brunini, che è stato il primo sindaco eletto dai cittadini nel 1995 e che, tutt’ora ricopre l’importante carica di governatore della Misericordia di Borgo, in più occasioni ha dichiarato la sua indisponibilità per “motivi anagrafici”. Francesco Poggi, assessore alla cultura nei due mandati di Brunini e poi sindaco per dieci anni, secondo i bene informati, potrebbe essere disponibile, anche se dovrebbe certamente chiarire i suoi rapporti con le forze di centrodestra, dopo le varie esperienze politiche e civiche “eterogenee” che lo hanno caratterizzato dopo il 2014.
Non emergono, come si diceva in precedenza, nel centrodestra, altre figure capaci di avere seguito nelle 18 frazioni del comune borghigiano, tra cui quelle più popolose, come Borgo, Valdottavo, Diecimo e Corsagna. Di certo vorranno dire la loro i responsabili politici di Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Ma per questo dovremo aspettare le prossime mosse.
Un ultimo elemento di novità potrebbe essere dato da un possibile attivismo del sindaco di Coreglia Marco Remaschi, non solo a Borgo a Mozzano ma anche a Barga.