Nella cornice della Sala di Sant’Elisabetta, prezioso spazio culturale del Convento di San Francesco, è stato consegnato sabato 2 settembre il “Premio Giovanni Ansaldo 2023”, assegnato alla professoressa e ricercatrice universitaria Patrizia Zavattari, originaria di Diecimo.
Il riconoscimento, assegnato per la prima volta lo scorso anno, su iniziativa della moglie di Ansaldo, Sandra Menchini, in collaborazione con la Misericordia di Borgo a Mozzano, è stato fortemente voluto per premiare quelle persone che, provenienti dal territorio, hanno sviluppato studi, ricerche e opere culturali o scientifiche di particolare interesse in Italia e all’estero. Il Premio vuole ricordare Giovanni Ansaldo, prematuramente scomparso, persona stimata ed apprezzata da tutti coloro che lo hanno conosciuto. Tanta la gente, anche in questa seconda edizione, che non è voluta mancare all’appuntamento.
Dopo la celebrazione della santa messa nella chiesa di San Francesco, celebrata in memoria di Giovanni Ansaldo, i presenti si sono spostati nello spazio della biblioteca per la cerimonia ufficiale. Intervallati dagli intermezzi musicali al pianoforte di Ilaria Brunini, sono seguiti i vari interventi, preceduti dal saluto del Governatore della Misericordia Gabriele Brunini, che ha sottolineato l’importanza e il prestigio di iniziative come il “Premio Giovanni Ansaldo” che valorizzano persone del territorio che si sono fatte onore in settori molto importanti.
Lo stesso sindaco Patrizio Andreuccetti ha ricordato la figura di Giovanni Ansaldo, uomo apprezzato da tutta la comunità, la cui memoria è stata onorata da un premio che valorizza donne e uomini che, con il proprio lavoro, contribuiscono alla ricerca scientifica e al progresso. Una commossa Sandra Menchini ha spiegato le ragioni dell’istituzione del riconoscimento, consegnato quest’anno alla professoressa e ricercatrice Patrizia Zavattari, originaria di Diecimo, attualmente Professore Ordinario all’Università di Cagliari, che era accompagnata dai familiari e da tanti amici e conoscenti. La stessa è intervenuta e si è raccontata, partendo dagli inizi del proprio percorso di studi, fino ad entrare nello specifico del lavoro di ricerca che sta svolgendo. Un contributo importante alla ricerca scientifica che viene proprio dal territorio di Borgo a Mozzano. La bella giornata si è conclusa con un’apericena nel giardino del Convento.