La doppia frana avvenuta, nel giro di un mese e mezzo, lungo la statale 12 del Brennero, tra il Ponte della Maddalena e Chifenti, ha di fatto rivoluzionato la viabilità della zona, dirottando tutto il traffico leggero e pesante sulla Fondovalle e trasformando il ponte di Calavorno in uno svincolo cruciale. Inevitabile la formazione di lunghe code negli orari di punta della giornata, la mattina con gli ingressi a lavoro e a scuola, e nel tardo pomeriggio. L’intervento delle forze dell’ordine a regolare il traffico nei pressi del ponte non sempre è sufficiente ad alleviare i disagi degli automobilisti.
Circolazione rivoluzionata ma, a quanto pare, anche economia locale pesantemente condizionata, in particolare quella della frazione di Chifenti, con le attività commerciali lungo la S.S. 12 e nei pressi del Ponte della Catene che sono divenute, da quel 9 dicembre 2020, terribilmente più lontane dal resto del comune di Borgo a Mozzano e territori limitrofi. Tanti, inevitabilmente, preferiscono cambiare le loro abitudini, in attesa della riapertura della strada, mancano del tutto i clienti di passaggio che provenivano da Lucca.
Tra queste attività commerciali, fortemente penalizzato è Baby Gioca, specializzato in prodotti per la prima infanzia e bambini: “Definirci penalizzati è un eufemismo! Negli ultimi due mesi il calo di clienti è evidente: se prima dal capoluogo ci raggiungevi in pochi minuti, adesso diventa una maratona. Inoltre non abbiamo più la clientela di passaggio – si lamenta in titolare. La problematica è ben nota, al di là della frana del momento, manca la cura e la manutenzione del territorio, è evidente. Non ci sono investimenti adeguati e i lavori diventano infiniti e a rilento”.
Gli fa eco Gianluca, che pochi metri più avanti gestisce una stazione di servizio con bar annesso: “Ho qua davanti le statistiche, a gennaio abbiamo avuto un calo di benzina erogata di oltre il 60% rispetto al 2020! Abbiamo perso tutto il passaggio dei veicoli diretti verso Bagni di Lucca e l’Abetone. Nei tempi migliori eravamo in 11 a lavorare, adesso ne bastano 4; ne ha risentito anche il bar, con pochissimi clienti anche a pranzo. Durante la precedente frana del 2014 l’intervento fu molto rapido, adesso invece i lavori sono stati lenti e farraginosi, così non va!”.
Abbiamo sentito anche Alberigi Store, una delle attività storiche della zona: “Il calo dei clienti è evidente, quelli di Borgo a Mozzano e zona preferiscono, ovviamente, acquistare nelle vicinanze. Sono ovviamente aumentati i tempi di percorrenza dei nostri mezzi di lavoro diretti verso Lucca o la Garfagnana”.
“La situazione è preoccupante – ci spiega Riccardo Guarascio dell’agraria La Zecca di Chifenti – perché la seconda frana sta allungando i tempi e per l’economia delle nostre attività commerciali è una bella perdita, dopo i disagi legati al covid e alle limitazioni nel lavoro. Abbiamo perso la clientela di Borgo a Mozzano, Diecimo, Pescaglia, per esempio, augurandoci che non perda poi l’abitudine. Altra problematica, a mio avviso, è legata ai ponti, vedi quello di Calavorno: siamo sicuri che possa sopportare un aumento così importante di traffico? Adesso ci auguriamo che ci siano novità positive”.
Ci siamo poi spostati a Fornoli: qua la situazione è opposta per quanto riguarda il traffico, aumentato con la chiusura del Brennero. “Ci sono disagi evidenti – ci dice il titolare del bar Serra – perché il transito delle auto è aumentato nel paese e si formano code che dal ponte di Calavorno, a certe ore, raggiungono quasi il centro abitato, tuttavia personalmente lavoriamo di più in questa fase”. I titolari di Mobilart Home vivono in Garfagnana e hanno un’idea della viabilità del territorio: “Sicuramente il traffico è aumentato sulla Fondovalle e, la mattina, ci vuole un po' di pazienza, anche se il disagio tocca soprattutto Chifenti e Bagni di Lucca”.