Damiano Simonetti, responsabile relazioni esterne della Lega, e Yamila Bertieri, consigliere della Lega a Borgo a Mozzano, accolgono nuovamente altre segnalazioni, stavolta provenienti dal mondo scolastico.
"Da oltre un mese - sottolineano Simonetti e Bertieri - gli insegnanti lavorano, in collaborazione con le famiglie, dalla mattina alla sera, per rendere efficiente l'insegnamento, al momento possibile per causa Coronavirus, solo con la “Didattica a Distanza” (DaD). Un sistema a cui non erano stati preparati dato che nessuno avrebbe mai pensato di trovarsi in una situazione del genere. Tale modo di insegnare a nostro avviso, non garantisce pari opportunità a tutti gli studenti, perché come diverse famiglie ci hanno fatto notare, a molti allievi mancano dispositivi per collegarsi alla rete, oppure, non dispongono di un collegamento fisso veloce".
"Per non parlare poi degli studenti con vari handicap, che, a dire dei genitori non traggono beneficio da tale didattica, considerato, che con la sospensione di tutte le terapie stanno regredendo, rischiando di veder vanificati in pochi mesi sacrifici di anni interi - Proseguono Bertieri e Simonetti - chidiamo garanzie sicure, a tutti i bambini e specialmente a quelli disabili, accompagnata da una routine stabile e da terapie con ritmi regolari, nel pieno rispetto degli articoli Costituzionali (2, 3, 33, 34 e 38). Alcuni comuni si sono già mossi nel garantire interventi di sostegno ma, un solido aiuto deve venire dallo Stato, con linee guide chiare e sicure".
"La nostra ammirazione, - dicono Bertieri e Simonetti - va inoltre ai genitori degli alunni, molti dei quali si trovano la sera, dopo essere rientrati dal lavoro, a dover aiutare i propri figli a fare i compiti, il Coronavirus ha cambiato totalmente la loro giornata scandagliata da ritmi ancor più veloci. Nonostante il loro impegno però, il risultato dell'apprendimento, è ben diverso da quello che un bambino ha frequentando la scuola. Un plauso va anche ai docenti che si sono trovati in poco tempo, ad affrontare un nuovo modo insegnare: hanno dovuto studiare, attuare nuove tecnologie, nuove applicazioni, e porre in essere strategie nel comunicare e/o fare lezione con sorrisi e fantasie, nonostante che i problemi sono molteplici, come per esempio: di connessione, di poca disponibilità di mezzi ( tablet, computer, telefonini spesso condivisi tra più persone appartenenti alla stessa famiglia), senza contare le difficoltà nel ricevere i compiti svolti dagli alunni. Il ministro Azzolina vuole bandire ulteriori concorsi con il rischio che a settembre molti precari non avranno più un lavoro, nonostante i diversi anni di insegnamento, e, quindi si ritroveranno senza stipendio. Crediamo che in un periodo di emergenza, non c' è il tempo per bandire e per partecipare a concorsi (almeno in tempo utile per l’inizio del prossimo anno scolastico) e, quindi, sarebbe opportuno stabilizzare il personale precario e gli insegnanti che lavorano da anni perché, per in tutto questo tempo, hanno mandato avanti con efficienza sistema scolastico. Ci auguriamo inoltre, che per quanto riguarda i supplenti, ci sia la riapertura di graduatorie di istituto, o l'introduzione di un provvedimento che posticipi la provincializzazione al prossimo triennio, consentendo la riapertura delle graduatorie con le vecchie regole".
"Riteniamo - concludono i due esponenti leghisti - che la scuola insieme alla sanità e alla sicurezza, sia un "pilastro" fondamentale della nostra società e per tanto va valorizzata, non distrutta".