Elisa Montemagni, capogruppo in regione della Lega, e Luigi Pellegrinotti, commissario sezione Mediavalle e Garfagnana, accolgono positivamente la notizia dell'archiviazione, da parte della regione, del progetto per realizzare un pirogassificatore alla Kme di Fornaci di Barga.
"Per anni - esordiscono - il dibattito sulla sua realizzazione ha coinvolto l'intero nostro territorio ma, finalmente la Regione Toscana ha deciso di archiviare il procedimento che conteneva l'autorizzazione alla sua realizzazione nello stabilimento di Fornaci. L'azienda ha rinunciato infatti ad inviare entro il termine (30 giugno) le contro osservazioni al preavviso di diniego che la conferenza dei servizi aveva emesso da circa un anno, chiedendone invece l'archiviazione."
"La nostra presa di posizione - sottolineano Pellegrinotti e Montemagni - non deve essere vista come contraria a qualsiasi forma di occupazione locale, anzi le varie aziende vanno maggiormente sostenute e nello stesso modo anche i lavatori della KME ma, il tutto deve avvenire con un efficace progetto che porti ad un concreto sviluppo sostenibile per tutto il territorio in grado di rilanciare la Valle del Serchio sia da un punto di vista ambientale che economico. Riteniamo però che oltre al diritto del lavoro, anche la salute dei cittadini e dell'ambiente stesso, debbano essere tutelati. Gli inceneritori infatti possono emettere sostanze tossiche o fortemente nocive perché bruciare rifiuti significa produrre diossine e la Mediavalle e la Garfagnana proprio a causa della morfologia che ha (con insieme condizioni meteorologiche e climatiche sfavorevoli) non permette un ricircolo di aria e quindi difficilmente riesce a smaltire tali sostanze inquinanti".
"Inoltre - conclude Pellegrinotti è da quando sono commissario della sezione ( da novembre 2019) che ci confrontiamo con i comitati o con le varie associazioni ma, è soprattutto attraverso l'illustrazione di numerosi studi svolti in materia, che ci è stato spiegato come nella popolazione della zona sono stati registrati aumenti di malattie respiratorie, cardiovascolari e tumori rispetto alla percentuale del territorio Regionale. Bene allo sviluppo occupazionale ma, il tutto deve avvenire all'interno di un equilibrio economico, ambientale e salutare".