Solare, simpatica e sorridente. Le tre 's' ce le ha tutte. Si potrebbe aggiungere 'speciale' perché, sì, Josette non è una come le altre. È unica. Originaria del Benin - una piccola repubblica incastonata nel cuore dell'Africa - ma toscana di adozione, attualmente vive in Valle del Serchio dove ha lavorato, per anni, nel settore della ristorazione.
Il suo nome completo, in realtà, è Josette Sedami Agbo, in arte "Josy". 36 anni, appassionata di cucina fin dalla tenera età, il suo sogno è quello di spiccare come foodblogger. Infatti, alla passione per i fornelli, unisce da sempre quella per la scrittura: ha collaborato con testate giornalistiche online ed ha curato blog per importanti brand editoriali di cucina.
Dal 22 febbraio ha aperto una rubrica trimestrale sulla Gazzetta del Serchio, dal titolo "Scusi, posso assaggiare?", dove, ogni martedì, pubblica una puntata legata al cibo come portatore sano di emozioni: un viaggio alla ricerca del gusto declinato in tutte le sue forme. Ma andiamo a conoscerla meglio...
Com'è nata questa passione per la cucina?
Sin da piccola è sempre stata molto chiara, sia a me che ai miei genitori. Mia madre racconta che da bimba, quando mi veniva chiesto cosa avrei voluto fare da grande, rispondevo: la cuoca. Crescendo ho coltivato questa passione e, in tanti momenti della mia vita, mi ha salvato: è una valvola di sfogo che non danneggia nessuno.
E quella, parallela, per la scrittura?
Quella si è unita all'altra, inizialmente, per gioco; per mettermi alla prova, ma, soprattutto, per comunicare e condividere con le persone il piacere del cibo e la curiosità di scoprire il mondo.
Cos'è per lei la cucina?
La cucina rappresenta il mio balsamo, il mio estro, la mia persona. Nei miei piatti metto sempre tanto cuore e dò il 100 per cento.
Cosa cerca in un piatto?
Il gusto, l'equilibrio. Qualcosa che mi spiazzi. Cerco quel dettaglio in grado di imprimersi nella mia memoria.
Cosa pensa dei programmi di cucina?
Mi capita di guardarli... Penso che possano essere utili, anche se in cucina, ormai, non ci si inventa più nulla: si continua però sempre ad imparare e a rinnovarsi.
Ci parli in breve della sua formazione
Essendo la maggiore di quattro figli, il mio percorso formativo è iniziato in famiglia. Da autodidatta, quindi. Poi ho frequentato una scuola privata di cucina e lavorato tanti anni nel campo della ristorazione.
Ci lasci con una citazione
Beh, allora chiudo in bellezza (ride): "Ho dei gusti semplicissimi, mi accontento sempre del meglio". Oscar Wilde