Il Cipaf Ccn di Fornaci di Barga propone l'istituzione di un tavolo di confronto con il comune e le associazioni del territorio e cittadini al fine di trovare soluzioni alla tragica situazione in cui ci troviamo.
"Il direttivo dell'associazione - esordisce il presidente Giuseppe Santi -, che raccoglie al suo interno oltre 100 attività commerciali, oltre che produttive e professionali, non può evitare di segnalare il grande disappunto scaturito dalla lettura della misure contenute nel DPCM del 26".
"E' vero che il modo in cui il Covid-19 ha attaccato tutto il mondo - afferma -, è risultato alquanto importante e feroce, ma questo, al tempo stesso ha svolto un ruolo determinante nel far comprendere ed evidenziare tutte le debolezze della nostra civiltà. Tutte le criticità si sono incrementate a dismisura, mettendo, a nostro avviso, alla luce i limiti culturali e di prospettiva che la nostra classe dirigente ha evidenziato. E' evidente che in queste situazioni, gravissime, si possano commettere alcuni errori, ma altrettanto grave è che non sia stato possibile in questi momenti ridurre il caos che si è creato con normative non chiare e mancanza di visione del futuro".
"Questi eventi traumatici - incalza - debbono portarci alla riflessione e a ricercare soluzioni alternative. Non possiamo rimanere in perenne attesa. Già la crisi attraversava tutti i settori e questa pandemia ed il perdurare dei tempi di riapertura, porterà solo alla chiusura di moltissime attività commerciali con gravissime ripercussioni sul tessuto sociale. Richiediamo pertanto, un confronto con l'amministrazione al fine di creare un tavolo permanente che coinvolga tutti i vari rappresentanti dei settori economici, associazioni e cittadini, al fine di programmare al meglio tutte le strategie da intraprendere sia per valutarne la loro efficacia, ma in particolare per creare le basi per la convivenza con questa nuova realtà".
"Avevamo già proposto all'amministrazione - conclude Santi - di recuperare l'idea di paese attraverso un percorso di trasparenza con i cittadini, finalizzato alla riqualificazione dell'ambiente attraverso la sostenibilità, la ricerca, la programmazione di interventi rivolti allo sviluppo di tutta la collettività. Questo anche attraverso lo studio preliminare affidato al Dipartimento dell'Università di Pisa".