Ottime notizie dalla RSA “Belvedere” di Barga, gestita dal gruppo “Sereni Orizzonti”. Nei giorni scorsi il Servizio igiene pubblica della ASL Nord Ovest Toscana ha finalmente potuto effettuare i tamponi Covid-19 sugli attuali 31 ospiti così come sui 29 membri del personale e i risultati, comunicati oggi, sono quelli che tutti si auguravano: nessun caso positivo.
Seguendo le istruzioni impartite a livello nazionale dall’azienda e in largo anticipo rispetto alle disposizioni emanate dal Governo e dall’amministrazione regionale, fin dallo scorso 3 marzo la RSA “Belvedere” ha impedito ogni ingresso ai parenti e ridotto al minimo essenziale il contatto con i fornitori delle derrate, garantendo loro accessi dedicati. «Infermieri, operatori socio-sanitari e addetti alle pulizie sono stati tempestivamente formati e informati sulle procedure di prevenzione da adottare» spiega il direttore Valter Poli. «Abbiamo lavorato e continuiamo a lavorare dotati dei dispositivi di protezione individuale forniti dall’azienda (mascherine, guanti e camici monouso), sanifichiamo regolarmente gli ambienti interni, disinfettiamo i nostri cellulari ed evitiamo un uso promiscuo di materiale».
«Sappiamo bene come questa pandemia stia amplificando preoccupazioni e ansie» aggiunge Vittorio Pezzuto, responsabile delle relazioni esterne del gruppo “Sereni Orizzonti”. «L’isolamento forzato nel quale si trovano da oltre un mese i nostri ospiti rischia in effetti di incidere negativamente sul loro umore così come su quello dei parenti che non possono più andarli a visitare. Alla primaria tutela sanitaria si deve pertanto unire un’attenzione particolare all’equilibrio emotivo e psicologico dei nostri assistiti. Proprio per questo abbiamo da tempo contattato tutti i familiari degli ospiti, in particolare di quelli allettati, al fine di poter programmare videochiamate WhatsApp, quotidiane e in determinate fasce orarie. Una soluzione che sta riscuotendo un grande successo soprattutto tra i nonni, molti dei quali non sono abituati all’uso delle nuove tecnologie: poter vedere i volti dei propri cari e poter scherzare e conversare con loro è una medicina preziosa che stempera la tensione e risolleva immediatamente il morale di ciascuno, suscitando forti emozioni positive. Le lacrime di gioia e i sorrisi pieni di felicità di queste persone sono la migliore ricompensa per gli infermieri e gli operatori socio-sanitari che in questi giorni si stanno sforzando di regalare serenità ai loro assistiti. Di una cosa dovete essere sicuri: stiamo proteggendo i nostri ospiti dal virus come faremmo con i nostri stessi parenti, con la stessa attenzione e con lo stesso amore».