Una chiusura che lascia tanti, troppi barghigiani con l'amaro in bocca: quella dello storico bar Onesti, il primo locale a “uscire" dalle mura della città di Barga, nella zona che al tempo era quella del “Giardino". Un bar che era lì, immobile dal dopoguerra, periodo in cui “Giovannino" Onesti decise di acquistare l'immobile: ristrutturato negli anni ’70, è stato per molti anni la meta di giovani provenienti non sono dalla zona ma anche dal resto di Italia, essendo Barga un noto luogo di villeggiatura estiva, e le cui storie negli anni si sono intrecciate con la realtà del paese.
Simone Andreuccetti, gestore assieme al fratello del locale, ci racconta di questa dolorosa, ma anche obbligata, scelta: “Abbiamo da poco festeggiato i dodici anni di gestione, ma non avevamo molte altre possibilità: i costi, in particolar modo l'affitto, erano divenuti insostenibili. Questo periodo di quarantena è stato decisivo per noi: lasciamo ovviamente tutto senza debiti, ma ci siamo resi conto che economicamente gli investimenti necessari per la riapertura sarebbero stati troppo consistenti; mio fratello inoltre ha anche un'altra attività, quindi abbiamo preso una decisione necessaria".
"Ci teniamo comunque, da parte di tutta la nostra famiglia, a ringraziare i nostri clienti - conclude - a cui auguriamo il meglio, nonostante questo momento che sembra così buio: speriamo di vedere presto la luce in fondo a questo tunnel.”