2-2
RIVER PIEVE: Tozzini, Rossi, Filippi (42’ st Lunardi), Byaze (26’ st Ramacciotti), Leshi, Di Giulio, Dinucci (26’ st Magera), Cecchini, Canessa, Babboni, El Hadoui. A disp.: Tonarelli, Bosi, Fruzzetti, Bachini, Rocco, Tocci. All.: Pacifico Fanani
FRATRES PERIGNANO: Colucci, Gemignani, Pennini (45’ st Bondi), Freschi, Petri, Mancini, Zefi (1’ st Ficarra), Bernardini (26’ st Baggiani), Taraj, Rosi (39’ st Martinelli), Sciapi. A disp.: Puccioni, Gamberucci, Ceccanti, Diaz, Guarente. All.: Enrico Cristiani
Arbitro e Assistenti: Alessio Argenti (Grosseto) / Enea Furiesi (Empoli), Giulia Cipriani (Firenze)
Marcatori: 2’ pt Sciapi (P), 15’ pt rig. Canessa (R), 32′ pt Filippi (R), 35’ st rig. Sciapi (P)
Note: Ammoniti – Byaze (R), Dinucci (R), Pennini (R), Zefi (R), Rosi (R)
Non sono di certo mancate le emozioni nel match, valido per la quinta giornata del campionato di Eccellenza, tra River Pieve e Fratres Perignano. Le due squadre sono state tra le protagoniste della passata stagione, e non è un caso che anche nella gara di ieri abbiano dato vita a un vero e proprio scontro di vertice.
Lo stadio è quello di Pieve Fosciana, la giornata assolata, caldissima, al punto tale che anche il pubblico sugli spalti abbia concluso l’incontro con un leggero affaticamento.
Sul campo però, i ritmi sono altissimi sin dal fischio d’inizio di Argenti. Nemmeno il tempo di mettersi a sedere che il Perignano trova subito il vantaggio (2’) con Sciapi, ma il River ci mette solo poco più di dieci minuti per riportarsi in parità col gol, su rigore, del bomber livornese Canessa.
Entrambe le contendenti provano a creare azioni pericolose, ad avere il predominio del centrocampo e del possesso palla, e da ciò non può che scaturire una partita dinamica ma allo stesso tempo fisica e molto incline a interventi rudi, scontri a centrocampo e alterchi verbali.
Il River però, dopo la batosta del gol-lampo, sembra avere più gamba e voglia: dapprima è un palo (al 29’) a negare la gioia del gol, ma la conclusione da fuori area di Filippi tre minuti dopo suggella la supremazia dei padroni di casa.
Ora sono i garfagnini a essere in vantaggio, il Perignano in difficoltà e in balia delle occasioni degli uomini di Fanani. I biancorossi chiudono la prima frazione in avanti, e chissà come sarebbe stato il risultato finale se il pallonetto di Canessa al 43’ non fosse così impreciso.
Nella ripresa, però, le gerarchie sul campo da gioco iniziano a cambiare. Il River difende bene e con ordine, ma sono gli ospiti a farsi vedere sempre più spesso dalle parti di Tozzini.
Sciapi, all’6’, prova a siglare la sua personale doppietta ma una superba parata dell’estremo difensore biancorosso a dirgli di no; i rischi però non finiscono qui, perché sul corner seguente Petri colpisce di testa e manda la palla alta di poco sopra la traversa.
Al 21’ altra clamorosa occasione per il Perignano col Rosi, ma dopo tre mini, su un’azione di contropiede, il River si mangia clamorosamente la rete del 3-1.
La tensione in campo è palese, sugli spalti anche, e ad accendere ancor di più gli animi ci pensa lo stesso arbitro concedendo calcio di rigore per gli ospiti al 33’: una scelta che ha mandato su tutte le furie i giocatori, la panchina e i tifosi del River.
Sciapi segna, ancora, a Tozzini, e negli ultimi dieci minuti la partita diventa sempre più nervosa e costellata dai falli.
La temperatura, agonistica, è così rovente che un dirigente del River viene espulso al 46’, ma c’è tempo ancora per un ultimo, sfortunato sussulto per i padroni di casa: il tiro del subentrato Magera al 50’, infatti, risente della marcatura del difensore del Perignano e non centra la porta.
La gara si conclude così con un pareggio, e a dispetto di reclami arbitrali da parte di entrambe le squadre è forse il risultato più giusto.
Il River non può che ritenersi soddisfatto del punto strappato a una delle “corazzate” di categoria, guardando così al prossimo impegno con maggior convinzione nei proprio mezzi.
Tra una settimana gli uomini di Fanani torneranno in trasferta, sfidando questa volta i pisani della Geotermica, al momento fanalino di coda in classica con un pareggio e tre sconfitte.