Chi non conosce, negli ambienti sportivi, in Garfagnana e oltre, Franco Pedreschi, conosciuto anche simpaticamente come “Ciona”. Un nome legato da sempre a quello della società e squadra del Castelnuovo Garfagnana, un amore per i colori gialloblù non ha mai abbandonato. Sono passati centinaia di calciatori, decine e decine di dirigenti e presidenti ma lui, Franco, è rimasto sempre all’interno della società, con svariati ruoli.
Un legame iniziato ad appena 16 anni quando, da difensore arcigno e grintoso, esordì nel Castelnuovo: da quel giorno è scoccata la scintilla e Franco ha vestito sempre la maglia gialloblu. Appese le scarpette al chiodo a causa di un infortunio, ha continuato a restare vicino al Castelnuovo, come dirigente, come allenatore, come direttore sportivo e, infine, come presidente onorario. Un riconoscimento meritato e indiscutibile. “Ciona” Pedreschi era presente negli anni gloriosi della Serie D e della Serie C2, ma anche dopo il fallimento. Nella rovente estate del 2008, in un momento di sgomento per tutto l’ambiente, fu il primo a salire le scale del palazzo comunale di Castelnuovo per spingere il sindaco a fare domanda di ripartenza dal campionato di Eccellenza. Era il 20 agosto, mancavano dieci giorni all’inizio del campionato e del calcio a Castelnuovo erano rimaste solo le macerie: grazie a Franco si rimise in moto il calcio e la nuova società è ancora in vita.
Domenica scorsa, in occasione della partita casalinga contro il San Piero a Sieve, è tornato allo stadio dopo un po’ di tempo e la squadra ha regalato una prova maiuscola culminata con la vittoria. Al termine, “Ciona” è stato accompagnato negli spogliatoi per festeggiare con i ragazzi che gli hanno dedicato i tre punti.