Riceviamo e pubblichiamo questa lettera del movimento "Valle del Serchio Alternativa", firmata dai due esponenti Leonardo Mazzei e Francesco Bertoncini, in merito alla manifestazione di oggi a Livorno contro il governo:
"Viviamo in un mondo alla rovescia. Più il fallimento dei “vaccini” è manifesto, più ci si incattivisce con i milioni di persone che hanno fatto la scelta di non vaccinarsi. Come ha detto Robert Malone, padre dei vaccini mRna, è la prima volta nella storia che la colpa del mancato funzionamento di un farmaco viene attribuita a chi non l’ha assunto. Interessante paradosso che dovrebbe far riflettere tutti.
Il governo italiano, uno dei più assatanati al mondo, risponde a questo fallimento con nuovi obblighi, nuovi criminali ricatti sul reddito e sul lavoro, nuove folli restrizioni di ogni tipo. Siccome hanno fallito, siccome le loro promesse si sono rivelate fasulle, siccome con le loro scelte hanno portato il Paese nel caos attuale, la colpa di tutto ciò va attribuita a chi meglio di altri ha osato usare il proprio cervello. Non sia mai!
Questa strategia del terrore e della menzogna si serve di una comunicazione ossessiva che genera intolleranza ad ogni livello della società. Sono mesi che chi ha scelto di non piegarsi alla narrazione dominante viene dileggiato in tutti i modi. Milioni di persone subiscono la violenza quotidiana di una discriminazione vergognosa, quella imposta con una moderna e ancor più spietata “tessera del Fascio” denominata Green pass.
Centinaia di migliaia di persone sono sospese dal lavoro o lo saranno presto, mentre altre sono costrette da mesi all’umiliante e defatigante pratica del tampone ogni 48 ore. In un paese dove i potenti venderebbero la mamma per pochi euro, il fatto che milioni di persone abbiano deciso di pagare un prezzo così alto per la propria e l’altrui libertà esigerebbe come minimo rispetto. Quel rispetto che portiamo verso chi la pensa diversamente da noi, spesso non alberga nelle menti e nei comportamenti di chi si sente dalla parte dei forti.
Sono cose già viste nella storia. Dunque non ci stupiscono più di tanto. Di questo non facciamo una colpa ai singoli, spesso travolti da cose più grandi di loro. Di questo noi consideriamo responsabili i governi, i mezzi di (dis)informazione, gli scienziati asserviti ai potenti.
Qualche giorno fa abbiamo dato notizia di un episodio avvenuto in un'attività della nostra zona che ci ha risposto negando in toto l’accaduto. Ma a noi, come Valle del Serchio Alternativa, non interessava certo attaccare una particolare attività od una particolare persona. Sappiamo bene che episodi del genere avvengono tutti i giorni in tanti e diversissimi luoghi. E possiamo anche comprendere che la causa sia spesso lo stress. Ma si immagini allora lo stress di chi subisce la violenza e la discriminazione delle scelte governative da mesi!
Quello che ci interessava era il tema dell’intolleranza, spesso sottile, talvolta più manifesta, talaltra perfino inconsapevole. Alzi la mano chi può sostenere che questo veleno non sia stato iniettato (a proposito di iniezioni!) nella nostra società. Insieme alla paura è questa l’arma principale del regime, quella che ha portato alla rottura delle amicizie, alla spaccatura delle famiglie, alla crisi del rapporto tra genitori e figli. E’ il veleno che serve a lorsignori per tenere diviso il popolo.
Questo veleno va contrastato non solo per rispetto della dignità di tutte le persone, non solo per amore del vivere civile, ma perché è con quel veleno che vorranno imporci un futuro di povertà e di sudditanza.
Noi ci opporremo a questo disegno con tutte le nostre forze, a partire dal no alle odiose misure del decreto della Befana del “vile affarista” (copyright Francesco Cossiga) che siede a Palazzo Chigi. Ma siamo anche convinti che molti che oggi non sono con noi, lo saranno ben presto in futuro. Il nostro è un messaggio di fratellanza e di liberazione. Il messaggio necessario per ricostruire il Paese, cacciando e processando chi l’ha portato alla rovina.
Già nei prossimi giorni saremo di nuovo in piazza. Per Valle del Serchio Alternativa il primo appuntamento è per sabato 8 gennaio a Livorno, dove manifesteremo, con il coordinamento regionale toscano, contro la segregazione degli abitanti delle isole che dal 10 gennaio non potranno più spostarsi sul continente".