Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera di Francesco Bucci, residente in Via di Gretaglia, 18 a Ghivizzano, in merito allo spostamento dell'isola ecologica di Coreglia Antelminelli:
"Assieme ad altri cittadini, ho appreso che, dietro l'egida della recente apertura del Centro del Riuso "Nova Vita" (che ha avuto risonanza sugli organi di informazione), il Comune di Coreglia Antelminelli ha in realtà intenzione di veicolare lo spostamento, nel cuore della zona residenziale di via di Gretaglia - Ghivizzano, dell'Isola Ecologica vera e propria (o per meglio dire, del Centro Raccolta Rifiuti Urbani, secondo la definizione di legge).
Dopo vari tentativi, a partire dal mese di Maggio del corrente anno, di accertare la verità dei fatti, recenti atti del Comune di Coreglia (legati all'attivazione del Centro del Riuso) ed una risposta del Consigliere Comunale Piero Taccini alla mia prima richiesta conoscitiva di Maggio, hanno fugato qualsiasi incertezza e dimostrano la precisa volontà dell'Amministrazione Comunale, pur in assenza di qualsivoglia coinvolgimento o informazione alla cittadinanza, di attivare l'isola ecologica nei locali in Via di Gretaglia contigui al Centro del Riuso.
Dal momento che l'Isola Ecologica del Comune di Coreglia Antelminelli è attualmente (felicemente) collocata nel nucleo industriale di Piano di Coreglia - Via di Renaio, lontano dalle abitazioni e servito da una viabilità adeguata, non si comprende quale sia il vantaggio per la collettività nello spostarlo in un'area potenzialmente molto problematica, circondata da abitazioni residenziali e servita da una viabilità inadeguata, anche in relazione alla presenza dei limitrofo plesso scolastico di Ghivizzano e dell'intenso traffico sia veicolare che pedonale che è legato alle scuole in tutta la fascia oraria interessata anche dal servizio raccolta rifiuti urbani.
Peraltro, oltre a quello in via di Renaio, il territorio comunale di Coreglia Antelminelli offre anche altri nuclei industriali, che sarebbero sicuramente più adatti rispetto al sito di Via di Gretaglia (ad esempio, la nuova zona PIP Camparlese o la zona industriale su Via di Coreglia, fuori dall'abitato di Piano di Coreglia).
In definitiva, sorge la classica domanda: "cui prodest?"
Assieme ad un gruppo di residenti, dei quali ometto i nomi per motivi di privacy, ho inviato una memoria (a mezzo Raccomandata A.R.) al Comune di Barga, a RetiAmbiente e ad ASCIT, anticipandola via e-mail a tutti i destinatari. In allegato la memoria stessa (depurata dell'elenco dei firmatari e delle relative firme) ed il relativo allegato costituito dalla corrispondenza pregressa, intercorsa con il Consigliere Taccini, con il Sindaco Remaschi e con il Direttore Generale RetiAmbiente - Dott. Dini.
Ritengo che la questione debba essere portata a conoscenza dei lettori, non tanto ai fini utilitaristici della Ns. causa (che potrebbe essere superficialmente classificata come la classica situazione da sindrome "Not In My BackYard"), ma perchè nel 2022 è assolutamente inaccettabile un modo di agire dell'Amministrazioni del tutto opaco, sordo a favorire il processo partecipativo e, soprattutto, completamente privo di buon senso e di una "ratio" evidente, che andrebbe complessivamente a peggiorare l'impatto del servizio raccolta rifiuti non solo in termini di disagi per la cittadinanza, ma anche (e soprattutto) a creare non trascurabili rischi aggiuntivi per la circolazione stradale, sia veicolistica che pedonale, con particolare riferimento all'afflusso dei minori al plesso scolastico.
Meglio, credo, denunciare ed affrontare oggi il problema che trovarci un domani a commentare gravi fatti di cronaca, per di più in assenza di una legittima motivazione di fondo".