Nel Seicento la giustizia penale in alta Garfagnana veniva esercitata per i Duchi d'Este dal Capitano di Ragione di Camporgiano, che viveva nella Rocca, dotata di sbirri e prigioni inespugnabili con tanto di strumenti di tortura necessari per la confessione o la pena.
Il 26 giugno 1605 Nicolò Barisani, Capitano di Camporgiano, scrive all'amministrazione criminale estense, facendo rapporto della pacificazione ottenuta per un "bacio rubato", già però condannato:
"E' comparso Domenico di Giovanni Franceschino dalle Verrucole, et m'ha giustificato come Baldissero suofratello ha avuta la pace dalla Domenichina di Giovanni Bernardo da Vibbiana, per haverla baciata pubblicamente, et come ne fu condannatoda me in lire centocinquanta, tre tratti di fune, et bandito a beneplacito di Vostra Altezza Serenissima (...)."
Per un bacio rubato...
Scritto da Redazione
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25 Agosto 2020
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