Due mesi fa, l’azienda agricola Fratelli Filippi di Pieve Fosciana subì, a causa di un incendio, un pesante danno per la perdita di tutto il magazzino di fieno, un danno poi quantificato nella cifra di euro 7-8mila euro. L’eco di quanto accaduto fece il giro degli organi di stampa e del web, partì una sorta di gara di solidarietà tra privati e aziende per aiutare l’azienda garfagnina.
Ci tengono a dare la propria versione dei fatti, per questo ci hanno scritto Manuela Gonnella e Simone Lemmi, tramite una lettera firmata. Si tratta dei genitori della bambina di 10 anni che, insieme ad una coetanea, per gioco e per incoscienza, causarono l’incendio al campo dove erano custodite le rotoballe di fieno:
“Lo scorso 31 marzo, come noto, avvenne l’incendio delle rotoballe di fieno dell’azienda dei Fratelli Filippi di Pieve Fosciana – esordiscono i signori Manuela e Simone. Nostra figlia, di anni 10, in compagnia di una coetanea, trova un accendino in terra in un campo e, con stupidità e incoscienza vista l’età (non voglio comunque giustificare il danno arrecato e cosa poteva provocare!) accende dei filari di fieno vicino ad un deposito di rotoballe. Queste prendono fuoco, dopo di che le bambine provano anche a spegnerlo, ma non ci riescono. Chiedono quindi aiuto a dei passanti che allertano immediatamente i Vigili del Fuoco e i Carabinieri. Le due bambine, di fronte alle autorità, si assumono la responsabilità di quanto accaduto”.
“Terminato il tutto, noi genitori contattiamo l’azienda prendendoci l’impegno di pagare tutto il danno causato, una cifra di circa 7-8mila euro. Nel frattempo i paesi di Pieve Fosciana e Barga, oltre a varie associazioni tramite i social, si mobilitano ed organizzano una raccolta fondi sia per aiutare l’azienda per il danno subito, sia per aiutare le famiglie a scalare il debito. La raccolta frutta circa 4.500 euro, oltre alle rotoballe regalate per sfamare gli animali. Ho deciso di rivolgermi alla stampa non per giustificare mia figlia ma soltanto per far conoscere alle persone che hanno aderito alla raccolta fondi, che il danno valutato 8mila euro è stato interamente pagato da noi, 6500 euro la nostra famiglia, 1500 euro la famiglia dell’altra bambina".