Riceviamo e pubblichiamo integralmente la replica dei titolari dell'azienda agricola di Pieve Fosciana in merito ai danni derivanti dal rogo avvenuto a giugno:
"I titolari dell'azienda agricola Filippi, di Pieve Fosciana, avendo letto con stupore la lettera aperta a firma dei signori Gonnella Manuela e Lemmi Simone pubblicata, il giorno 31 giugno, sulla Gazzetta del Serchio, al fine di smentire e di rettificare quanto nella stessa contenuto vogliono replicare quanto segue.
"Siamo grati - scrivono i fratelli Filippi - a quanti si sono prodigati con le iniziative di solidarietà che ci hanno permesso di superare la grave emergenza alimentare che improvvisamente, per via del rogo del 31 marzo, si era venuta a creare per il nostro allevamento di bovini: non è immediato e così semplice trovare in quel periodo dell'anno nuovo fieno secco per gli animali. Le 6 rotoballe donateci da amici allevatori hanno consentito che gli animali non morissero di fame e quindi che il danno finale fosse molto maggiore. Mentre il denaro proveniente dalle iniziative spontanee di beneficenza, promosse sui social, che ci è stato consegnato ufficialmente dal Sindaco di Pieve Fosciana e dalle responsabili delle stesse, è servito per far fronte a parte dei numerosi danni subiti dall'azienda per via di quel terribile rogo: danni consistiti - oltre al fieno andato distrutto – in una grave perdita economica dovuta alle mancate vendite nella settimana di Pasqua, ai maggiori costi sostenuti per la manodopera esterna impiegata dall'azienda, resasi necessaria per la bonifica dell'area interessata dall'incendio e per scaricare e accatastare nuovamente le rotoballe acquistate, nonché, per i costi legati al danneggiamento di un trattore che fu impiegato nelle operazioni di spegnimento del fuoco: operazioni che, lo ricordiamo, coinvolsero per quasi due giorni anche i mezzi dei pompieri e che richiese anche l'intervento dei carabinieri. Nessuno ha mai detto che tali raccolte fossero state promosse per aiutare le famiglie delle minori resesi protagoniste di tale gesto e per "scalare il debito" di queste, come hanno scritto i signori Gonnella e Lemmi. Nella lettera che è stata pubblicata, i due genitori inducono a far pensare, a chi non conosca realmente i fatti, che addirittura l'azienda agricola Filippi, da tale rogo, ci avrebbe guadagnato; a conferma di tale impressione vi sono i commenti postati sotto l'articolo nelle quale alcune persone scrivono esattamente questo. Senza voler ulteriormente alimentare polemiche, intendiamo far sapere che il danno riparato dalle famiglie corrisponde solo al costo del fieno e degli speciali teli di copertura distrutti dall'incendio e che, tale somma, è stata liquidata solo a seguito di trattative private e riservate e dopo la firma di un accordo di natura transattiva (giunto a quasi 3 mesi dai fatti) con il quale l'azienda rinunciava a chiedere il maggior danno e a presentare un esposto alle autorità nei confronti delle famiglie coinvolte: esposto che avrebbe avuto conseguenze ben maggiori rispetto ai termini di cui all'accordo firmato. A nostro parere inoltre il contenuto di tale accordo non avrebbe dovuto essere divulgato. Subito dopo i gravi fatti che portarono al rogo di tutto il fieno del nostro bestiame, per rispetto alle famiglie e, soprattutto, dei minori coinvolti, avevamo preferito non affidare alcun comunicato alla stampa e abbiamo cercato di risolvere la questione in modo privato, con le persone coinvolte. A questo punto, intendiamo far sapere di aver già dato mandato al nostro legale al fine di valutare se nella lettera pubblicata dai due genitori vi siano profili di rilevanza penale, nel qual caso procederemo alla tutela dei nostri diritti e soprattutto dell'immagine della nostra azienda agricola, realtà storica di Pieve Fosciana, molto apprezzata e ben voluta da tutti quanti ci conoscono.”
Incendio rotoballe, replica l'azienda: "Il danno era maggiore al costo riparato dalle famiglie"
Scritto da Redazione
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04 Luglio 2021
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