Riceviamo e pubblichiamo questo intervento di Carlo Bambi, ex sindaco del comune di Coreglia, in merito alla candidatura di Marco Remaschi a sindaco per le prossime elezioni amministrative:
“Alcune persone mi hanno chiesto che cosa ne penso della ormai certa presentazione di Marco Remaschi a candidato sindaco per un terzo mandato alla guida del comune di Coreglia.
Per prima cosa bisogna dire che questa sua decisione non è che un ripiego per il fatto che gli è stato negato di potersi ricandidare alla carica di consigliere regionale, ovviamente più appetibile sotto tutti i punti di vista, senza tralasciare quello economico al quale quel signore non è affatto indifferente. Basta ricordare, al riguardo, quello che successe quando io, da sindaco, adeguai il compenso della carica, raddoppiando il compenso stesso, come previsto dalla legge, in attesa di una misura più giusta che gratificasse un po’ meglio l’impegno che il sindaco dedica all’amministrazione del proprio comune; e questo lo feci sei mesi dopo che ero insediato.
In quel consiglio comunale successe il finimondo: l’opposizione, con in testa Remaschi, gridò allo scandalo, dicendo che io pensavo solo a raddoppiarmi lo stipendio, e interruppe il consiglio stesso lasciando l’aula. Ricordiamoci che lo feci sei mesi dopo essere stato eletto. Quando invece fu eletto sindaco Remaschi, lui fece la stessa cosa: si raddoppiò pure lui lo stipendio, ma non dopo sei mesi bensì al primo consiglio comunale. Io allora pubblicai sui giornali una lettera aperta, scrivendo a lui se quella era la coerenza dei politici e questo ha suscitato una rabbia nei miei confronti.
In occasione della Sagra delle Crisciolette a Cascio di un paio di anni fa, mia moglie gli fece una battuta che si riferiva alla figuraccia fatta da Remaschi alle ultime elezioni comunali di Lucca, che nell’occasione aveva promesso aiuto politico al candidato Santini della lista SìAmoLucca antagonista della lista Pd di Tambellini; una volta che i risultati confermarono la vittoria di Tambellini, lui corse ad abbracciarlo pubblicamente. Certamente non poteva sapere che il Santini aveva registrato la telefonata che servì a sputtanarlo pubblicamente, anche se, al momento, non gli procurò poi molto danno. Dopo la detta battuta, il Remaschi si alzò inviperito e fuori di sé assalì mia moglie con parole scurrili, come “a me non mi dovete rompere i c……”, e fare minaccioso, al ché io mi feci avanti per proteggerla; a quel punto minacciò anche me con queste testuali parole “e te stai attento che prima o poi ti metto le mani addosso” e questo disse davanti a moltissime persone allibite e scandalizzate dal comportamento di un rappresentante delle istituzioni come lui che era assessore regionale.
Avrei anche altre cose da dire, ma mi fermo qui. Come si fa ad aver fiducia in una persona che si comporta in questo modo. Da considerare anche che dal 1996 ad oggi, da quando l’amministrazione è stata guidata personalmente o tramite altri, il comune di Coreglia è notevolmente regredito in tutti i sensi. Non sarebbe male che ci fosse qualche novità positiva”.
“Caro Remaschi, non mi convince...”
Scritto da Redazione
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21 Agosto 2020
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