Dopo alcuni tentennamenti, e l’immancabile iter consiliare e burocratico, l’Unione dei comuni della Mediavalle del Serchio ha finalmente deliberato per l’istituzione della figura del “Garante delle persone con disabilità”.
Una vera e propria vittoria, sia per il territorio che per i consiglieri che avevano proposto di creare la carica, Yamila Bertieri, Claudio Gemignani, Pietro Tosi, Francesco Feniello e Claudio Gonnelli, e che potrebbe vedere le entità istituzionali limitrofe prendere ad esempio l’iniziativa. Gli stessi consiglieri hanno deciso di esprimere la loro soddisfazione, e spiegare le funzioni del garante, attraverso un comunicato congiunto, in cui viene rimarcata l’importanza della nuova figura dell’ente per sviluppare e rinsaldare il collegamento tra i cittadini e le istituzioni, e in particolar modo per lavorare su nuove strategie in grado di abbattere gli ostacoli sociali che, molto spesso, devono fronteggiare le persone con disabilità.
“Il garante delle persone con disabilità opera, infatti – si legge nella nota – al fine di segnalare e/o favorire tutte le iniziative opportune per assicurare la tutela dei diritti delle persone disabili, allo scopo di rimuovere tutti gli ostacoli sociali e culturali e favorire il miglioramento dell’autonomia personale, con particolare attenzione all’inclusione sociale nonché a contrastare forme di discriminazione diretta ed indiretta”.
Traspare gioia, dunque, dalle parole dei consiglieri firmatari; eppure, c’è anche un “piccolo” spazio per la polemica. Nel continuo del testo, infatti, è palese come alla “vittoria” per l’istituzione della carica nell’Unione dei comuni non corrisponda la stessa soddisfazione per la situazione nei vari ambiti comunali, dove la stessa misura, secondo i consiglieri, era già stata proposta ma mai accettata o pienamente sviluppata.
“Ringraziamo per aver accettato tale nostra proposta – spiegano i consiglieri – segno di un'attenzione che purtroppo non abbiamo potuto riscontrare nei comuni di cui siamo rispettivamente consiglieri in opposizione: Borgo a Mozzano, Bagni di Lucca, Pescaglia e Barga, dove più volte e attraverso varie istanze abbiamo fatto notare determinate situazioni accompagnate da proposte che in alcune realtà (come a Barga) hanno visto l' approvazione all'unanimità del consiglio comunale, ma poi mai applicate oppure rimaste inascoltate, come ad esempio a Borgo a Mozzano e Bagni di Lucca”.