Il capogruppo di "Un futuro per Coreglia", Piero Taccini, torna ad attaccare a gamba tesa l'amministrazione comunale dopo gli ultimi annunci a ridosso delle prossime elezioni amministrative.
"Negli ultimi giorni - esordisce il consigliere -, al comune di Coreglia Antelminelli, sembra che l’amministrazione uscente sia riuscita a darsi una svegliata; ciò che non è riuscita a fare in cinque anni vorrebbe farlo nei pochi mesi che il Covid-19 gli ha messo a disposizione".
"Però non può funzionare in questo modo - incalza il capogruppo -. Un’amministrazione degna della fiducia ricevuta dai cittadini deve mettersi al lavoro fin dal primo giorno e cominciare a portare risultati positivi e non disastrosi come, purtroppo, è successo in quel di Coreglia. Invece si fanno sentire e vedere solo in vicinanza del periodo elettorale. Benissimo l’inaugurazione della nuova scuola ma spero che non succeda quanto avvenuto con quella di Coreglia capoluogo dove la Corte dei Conti ha delegato la guardia di finanza ad avviare indagini circa la procedura di assegnazione dei lavori dopo il fallimento della ditta aggiudicataria".
"Benissimo anche il recupero degli impianti sportivi di Coreglia Antelminelli - rincara Taccini - ma anche qui c’è una piccola pecca (forse più grossa che piccola) e per capirla non occorre la guardia di finanza ma solo una chiara domanda: perché il progetto che prevede una spesa totale di 110 mila euro (all’inizio era di 140 mila euro) non è stato fatto in un unico lotto? E la riposta è semplicissima: perché essendo il progetto finanziato con 70 mila euro dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ne mancavano 40 mila che avrebbe dovuto mettere il comune ma, considerato che nelle casse del comune 40 mila euro non ci sono, allora viene furbescamente suddiviso il progetto in due lotti in modo da suddividere la spesa in 60 mila a carico della Fondazione e 10 mila a carico del comune per il 1° lotto e 10 mila euro a carico della Fondazione e 40 mila euro a carico del comune nel 2° lotto. In questo modo potranno iniziare i lavori che saranno utili da pubblicizzare in campagna elettorale. Il problema sarà accollato alla prossima amministrazione che si troverà alle prese con una specie di “mini Palazzo Nuti”. Infatti, se non verranno trovati gli altri 30 mila euro necessari per fare il 2° lotto, i lavori non saranno completati ed il comune sarà costretto a restituire i 70 mila euro alla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, lasciando i lavori a metà".
"Non è certo un problema che riguarda il sindaco Amadei - afferma il consigliere - che, per fortuna dei cittadini, non potrà ricandidarsi, ma è un problema che riguarderà senza dubbio la prossima amministrazione che avrà serie difficoltà a reperire quella cifra considerando il disastro finanziario lasciato in eredità dall’attuale primo cittadino, dalla sua giunta e dalla sua maggioranza. La difficoltà nel mettere soldi da parte del comune nei finanziamenti, è rappresentata anche da quanto affermato dal revisore dei conti nel suo parere riguardante il bilancio comunale, parere che a vanto dell’assessore al bilancio Ivo Carrari sembrerebbe una manna dal cielo ma che, al contrario, conferma quanto da me sempre dichiarato, ovvero un orrendo disastro finanziario. Questo è ciò che scrive il Revisore dei Conti: “Tenuto conto di quanto rilevato precedentemente ed in particolare del vincolo di ripiano trentennale del disavanzo generato dal riaccertamento straordinario dei residui del 2015, ma anche delle comunicazioni dei responsabili relative a possibili debiti fuori bilancio, questo organo di controllo rinnova la raccomandazione all’Ente ed ai responsabili di settore, di procedere con solerzia alla ricognizione legale e valutazione economica dei medesimi, evidenziando che,a parere della scrivente, fino a che tale ricognizione e quantificazione non sia definita sarà necessario gestire le risorse di bilancio soltanto per la gestione ordinaria dell’Ente”.
"Mi scuso per il tecnicismo - spiega Taccini - ma è giusto che ai cittadini venga sempre detta la verità e con queste poche righe ognuno può comprendere quale situazione finanziaria verrà ereditata dalla nuova amministrazione del comune di Coreglia Antelminelli. Per questo motivo, ma anche per tanti altri, sarebbe più opportuno, per questa amministrazione, modificare il famoso proverbio “meglio tardi che mai” in “meglio mai che tardi”. Eviterebbero di continuare a fare danni".
"Approfitto di queste mie righe - conclude il capogruppo di minoranza - per far sapere a tutti coloro che “accusano” la minoranza di essere inerme, che fra non molto renderò pubblico un resoconto su tutto il lavoro da me svolto durante il mio mandato da consigliere, mettendo in luce l’incapacità di questo sindaco, della giunta da lui tanto voluta e della sua maggioranza".