E' una bocciatura senza appello quella del consigliere di minoranza, nonché capogruppo di "Un futuro per Coreglia", Piero Taccini all'operato dell'amministrazione Amadei in questi dieci anni.
"Ormai ci siamo - esordisce il consigliere -, l’amministrazione Amadei è quasi giunta al capolinea. I danni procurati al comune dal 2010 al 2020 non sono pochi; basti pensare all’oltre un milione di euro che il comune deve versare ogni anno (chissà per quanti ancora) per ripagare i debiti accumulati da questa e dalle precedenti amministrazioni".
"Certo - incalza Taccini - che per gli amministratori uscenti, e ben quattro di loro desiderosi di rientrare per continuare a fare danni, sembra che il comune di Coreglia sia fra quelli virtuosi e che goda di buona salute. Addirittura l’assessore all’ambiente, durante i suoi comizi elettorali, si vanta per quanto è stata capace di mettere in atto circa la raccolta dell’immondizia e che, grazie a lei, funziona alla perfezione. Voglio ricordare alla signora assessora che è troppo facile arrogarsi il buon lavoro messo in atto da altri, ed in questo caso dagli operatori ecologici della ditta che vinse a suo tempo la gara predisposta dal comune. Lei non ha fatto assolutamente niente perché la gara era obbligatorio farla e, per fortuna, è stata vinta da una ditta con una notevole esperienza della raccolta “porta a porta”.
"Un’assessora che veramente avesse saputo fare il fatto suo (con gli attributi) - attacca il capogruppo - sarebbe dovuta intervenire quando le cose non andavano bene, ovvero, quando la precedente ditta aveva fin da subito dimostrato che troppe cose non andavano come da contratto. Le lamentele dei cittadini sono sempre state unanimi nel far capire il disagio nel quale si trovavano per quel disservizio, ma dell’assessora nemmeno l’ombra e la disastrosa gestione della nettezza urbana è andata avanti fino allo scadere del contratto. Per il resto posso spezzare una lancia a favore della stessa in quanto l’ho vista spesso in comune al fianco del sindaco (tanto che mi sembrava la sindaca). Si è sempre interessata di tutto oltre alle sue deleghe (cosa che non avrebbe potuto né dovuto fare); lavori pubblici, sicurezza, scuole, sociale, ecc… andando a sminuire, se non annientare, il ruolo degli altri assessori. L’unico assessore che non ha sostituito, è quello al bilancio; forse lei, e non solo lei, conosce il motivo. Allora, a parte la positività per la sua presenza in comune, considerando tutte le decisioni dannose messe in atto dall’amministrazione, posso considerare che anche lei ne sia l’artefice. Voto=Uno".
"Adesso l’assessora - continua il consigliere di minoranza -, come sopra già accennato, si è affiancata insieme ad altri suoi tre colleghi ed un consigliere, ad un candidato sindaco che ha imperato nel comune di Coreglia per tantissimi anni, ultimo dei quali, fattivamente e non solo politicamente, consigliere con delega al bilancio nell’amministrazione Amadei 2010/2015. Allora una domanda sorge spontanea: dov’era il consigliere Remaschi quando doveva essere messo in funzione l’asilo nido a Ghivizzano per il quale il comune deve restituire oltre 600 mila euro alla Regione? Eppure il tutto si è verificato in quegli anni. Probabilmente, considerato che nella mente c’era già la costruzione del “Maracanà”, a lui tanto caro, era impegnato a preparare la delibera regionale per portare un milione e 200 mila euro al comune di Coreglia proprio per fare quell’opera, senza preoccuparsi del milione e 20 mila euro messi a disposizione dalla Regione per ristrutturare gli impianti sportivi della Toscana. Forse, con un po’ più di interessamento da parte sia del sindaco sia dei benefattori in giunta regionale, anche il comune di Coreglia avrebbe potuto avere impianti sportivi (vedasi quello di Calavorno) dove poter indirizzare i giovani ai più svariati sport e non solo quello che fa tirare calci ad un pallone".
"Bella la stazione di Ghivizzano - prosegue l'attacco del consigliere di opposizione -, venuta alle cronache in questi giorni di campagna elettorale quando le pensiline sarà oltre un anno che sono state fatte. Belle anche le parole di Stefano Reali che incensa il suo assessore come se, senza di lui, la stazione sarebbe diventata una baracca. Nessuno sapeva che in Regione aveva ottenuto anche la delega ai trasporti. C’è d’aspettarsi un‘altra incensata per la prossima navetta che andrà nello spazio, grazie all’assessore Remaschi. Altra domanda spontanea: perché questa potenza (mai come altri ed ormai all’esaurimento), non è stata messa in atto per far si che la RFI si interessasse anche della stazione di Calavorno che sta cadendo a pezzi? E’ stata interessata dallo stesso Reali con alcune mail per questo motivo? Bene, comunque sia sarebbe stato meglio pensare alle priorità e, dapprima insistere sulla messa in sicurezza della stazione di Calavorno dopo di che pensare alle pensiline ed alla biglietteria di quella di Ghivizzano. Vorrei ricordare a questi signori che se il loro interessamento fosse stato un po’ più precoce, la biglietteria automatica sarebbe stata installata anni orsono, come è stato fatto in tante altre stazioni ferroviarie della stessa tratta".
"Già - conclude Taccini -, ma adesso siamo in campagna elettorale ed allora meglio una foto sorridente vicino ad una biglietteria installata da poco che una foto triste accanto ad un immobile che sta precipitosamente deteriorandosi. Cosa non si farebbe per una campagna elettorale..."