“Sostenere il lavoro, perché dal lavoro passa la ricostruzione del Paese”. Lo dice l’assessore all’agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi, impegnato su più fronti per ottenere risorse e finanziamenti importanti per il territorio regionale e lucchese.
“Nei giorni scorsi - afferma - ho letto diverse polemiche, alcune di queste del tutto strumentali e infondate, contro un’azienda storica del nostro territorio, la Kedrion Biopharma, polmone occupazionale di generazioni di famiglie, su presunti conflitti d’interessi per la sperimentazione del plasma iperimmune, che sta dando ottimi risultati per la cura ai pazienti Covid-19. Sono sempre stato coerente e continuerò a esserlo: per me il lavoro è sacro, difenderlo, tutelarlo, promuoverlo è un dovere di tutti, soprattutto delle istituzioni. L’ho sostenuto con la vicenda Kme di Fornaci di Barga, lo sostengo a maggior ragione nei confronti di tutte quelle aziende che in questo momento di crisi stanno, da una parte, garantendo la tenuta sociale e occupazionale del nostro territorio e, dall’altra, offrono servizi e beni essenziali al nostro Paese. Aziende della filiera alimentare, azienda della filiera plastica e cartaria, aziende tessili, aziende metalmeccaniche, aziende farmaceutiche e biomediche: molte di queste hanno anticipato la cassa integrazione, altre non hanno mai chiuso e hanno continuato a generare crescita e sviluppo alla nostra regione, altre ancora garantiscono i servizi essenziali facilitando la vita a ognuno di noi. Invece di cadere in sterili polemiche, spesso disinformate, dobbiamo lavorare, come istituzioni, per tutelare l’occupazione e attrarre lavoro, creare sempre più le condizioni affinché le imprese del nostro territorio - alcune delle quali vere e proprie eccellenze internazionali - continuino a investire qui e non altrove. Lavoro e salute, lavoro e ambiente non sono da mettere in contrapposizione: valorizzare l’uno significa promuovere l’altro, sta a noi comportarci secondo le regole affinché sia concretamente fattibile rimettere in moto l’economia. In sicurezza, ma con voglia di ripartire”.