Ad esprimersi sulla delibera regionale, in cui si dispone l'obbligo dell'accatastamento semplificato per impianti a biomassa come camini, stufe e caldaie è il gruppo Prima Pescaglia.
Ciò dimostra - affermano il Capogruppo Pietro Tosi insieme ai consiglieri comunali di Pescaglia Gianluca Bocchino Andreina Giannini e Simone Pizzi - per l'ennesima volta, la volontà da parte della Giunta Regionale Toscana di voler equiparare le aree metropolitane a quelle montane, provocando così grosse difficoltà ai cittadini dei comuni montani come quello di Pescaglia.
Nel nostro comune - spiegano i consiglieri di opposizione - i caminetti e i generatori a biomassa spesso supportano gli impianti a metano e molto spesso addirittura li sostituiscono, visto che gran parte del territorio non è metanizzato. Senza tenere in considerazione che tali impianti favoriscono una discreta parte dell'economia locale, che da secoli è costituita dal taglio e la commercializzazione del legname.
Oltre a ciò tale norma - incalzano - va ad impegnare una popolazione per lo più anziana in un percorso burocratico non semplice ed a provocare tra i cittadini preoccupazione su possibili e non sperate future tassazioni.
"A tal proposito, in qualità di consiglieri comunali del gruppo consiliare “Prima Pescaglia”, abbiamo protocollato una mozione in municipio, dove con essa andiamo ad impegnare il sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti, a inviare al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, un documento in cui sia chiara la contrarietà dell'intera Amministrazione Comunale del nostro comune a questa direttiva e a chiederne quindi l'immediata revoca.