Abbiamo intervistato il sindaco di Fabbriche di Vergemoli Michele Giannini, per conoscere in che maniera ha affrontato ed affronta questi due anni molto difficili, per la pandemia e, ora, la crisi energetica. Il sindaco ha dedicato il suo tempo e ha risposto alle nostre domande, in maniera diretta e cordiale.
Sindaco negli ultimi due anni di crisi dovuta alla pandemia e ora alla crisi energetica, cosa ha fatto per poter dare un po' di sollievo alle famiglie e alle attività del suo comune?
Questi due ultimi anni sono stati molto difficili e le gestioni sono state diverse. Per il Covid abbiamo cercato di essere il più possibile vicini alle famiglie e alle persone ammalate. In quei mesi drammatici, molte persone non potevano uscire di casa, la mia amministrazione si è prodigata, congiuntamente alla Misericordia e agli autieri, per portare a questi cittadini medicinali, generi alimentari e mascherine. Devo veramente ringraziare queste tue associazioni per il supporto fornito, sono stati eccezionali.
Con le attività commerciali come vi siete comportati?
Abbiamo donato loro i gel disinfettanti e mascherine. Sono conscio che è poca cosa, ma abbiamo fatto sentire la nostra vicinanza e il senso di appartenenza alla nostra comunità.
La crisi energetica come pensa di poter gestirla?
Questa crisi energetica è molto più difficile da gestire, perché la subisce anche l'ente. I maggiori costi per luce e gas saranno un problema anche per noi Comune, perché subiremo una maggiore spesa e avremmo meno denaro da mettere nel sociale. Detto questo cercheremo di aiutare, nel limite delle nostre possibilità, le famiglie più bisognose. Tenete presente che le bollette sono raddoppiate se non triplicate, questo non era prevedibile. Comunque l'amministrazione lavorerà alacremente per poter aiutare tutti i cittadini nessuno escluso.
Giannini il suo territorio è stato negli anni scorsi molto colpito da calamità naturali che hanno provocato danni alle infrastrutture e disagi alla popolazione. Quali sono state le contromisure prese e vi sono in atto progetti per poter mettere in sicurezza il territorio?
Il territorio del comune da me amministrato è fragile, è la prima frontiera dal mare, quando arrivano le nuvole cariche di acqua, sganciano sul territorio una considerevole quantità di pioggia. I paesi sono stati costruiti vari secoli fa su siti sicuri, non è la stessa cosa per le vie di comunicazione che sono molto più recenti, hanno subito situazioni più delicate.
Allora cosa avete fatto per prevenire queste situazioni?
Abbiamo cercato di anticipare gli eventi atmosferici, presentando progetti "ad hoc" per avere finanziamenti che ci potevano aiutare a risolvere la situazione di disaggio idrogeologico. Infatti in questi due anni abbiamo ottenuto quasi tre milioni di euro, per mettere in sicurezza il territorio, che è ampio; 40 km quadrati, quasi tutti in montagna. Devo ringraziare la Regione Toscana, il Ministero e la Provincia di Lucca, che mi hanno sempre fornito sostegno e collaborazione.
Siamo a conoscenza delle difficoltà in cui si trovano i piccoli comuni montani come il suo, quando devono presentare progetti agli enti, per partecipare a gare pubbliche. Il personale è insufficiente e non riesce a seguire in prima persona i vari progetti. Considerato che ha vari cantieri aperti, come si è organizzato?
Come lei ha ben rappresentato nella sua domanda, i piccoli comuni hanno grossi problemi di progettazione e quindi difficoltà nel poter partecipare ai bandi. Abbiamo ovviato a questo problema, dando piccoli incarichi e abbiamo fatto delle convenzioni con Universita e altri enti. Devo spezzare una lancia a favore di tutto il mio personale tecnico e amministrativo che ha lavorato e lavora con abnegazione e in sintonia tra tutti gli uffici. Sicuramente negli ultimi anni vi è stato un cambio di mentalità, che ha fatto si, che i tra i vari uffici, ognuno con mansione diversa, si potesse lavorare in armonia "remando" tutti nella stessa direzione, questo ha fatto in modo che è stato possibile raggiungere ottimi risultati.
Sindaco cosa pensa di questa campagna elettorale che in alcuni momenti appare molto violenta, con attacchi personali e l'immancabile pericolo di ritorno al fascismo?
La campagna elettorale serve per far conoscere si cittadini i propri programmi elettorali. Io ho sempre fatto in questa maniera, quando mi sono candidato anche alle elezioni politiche nazionali. Non ho mai trovato corretto lo scontro ideologico perché in realtà serve a polarizzate lo scontro, ma non serve a risolvere i problemi dei cittadini e alle loro effettive necessità.
Pensa che ci sia un rischio sul ritorno al fascismo?
Non scherziamo! La storia ha fatto il suo corso. Pendiamo a lavorare per il bene della nostra patria.