Oggi ho sentito l’amico Giorgio Lazzarini, presidente del Teatro del Giglio: i biglietti per l’11 luglio sono già esauriti. Posso dire una cosa? La fame per Giacomo Puccini, per la sua musica, per la bellezza e il fascino che scaturisce dalle sue melodie c’è, a Lucca, c’è eccome. Non sappiamo ancora se le Celebrazioni pucciniane saranno un successo. Ma se lo saranno, ed è possibile che lo siano, le terre pucciniane potrebbero rischiare di diventare un faro internazionale. E qui sta il problema. Eccola la ragione delle polemiche che si leggono sui giornali. Un certo sistema, e non parlo solo di politici, che ha governato Lucca per decenni, scoprirà che Puccini è amato nel mondo, scoprirà che Lucca sarebbe potuta diventare il centro di un mondo musicale classico, prestigioso, come a Salisburgo, e non, almeno non solo, il centro del fumetto.
Fateci caso, più prestigiosi sono i nomi che cominciano a circolare, più l’odio verso Veronesi e chi lo sorregge aumenta. La classe dirigente che ha tenuto Lucca ai margini della grande vita culturale per decenni si troverà a dover fare i conti con la propria responsabilità storica: aver dimenticato Puccini. Una responsabilità che è una macchia, un macigno, sulla coscienza di chi ha governato la città per decenni, non solo a sinistra. Le polemiche dimostrano che c’è un Sistema Lucca, trasversale, che ha paura di Puccini e che l’ha sempre tenuto fuori dalle priorità della city. Un Sistema che, dotato anche di ingenti fondi, ha determinato l’immobilismo più completo per decenni.
Oggi vivaddio c’è una nuova amministrazione comunale, un nuovo Sindaco, una nuova gestione del Teatro del Giglio; e anche un signore di nome Alberto Veronesi, che proprio perché a Puccini ci tiene, viene insultato e calunniato. Veronesi sa che gliela faranno pagare, e si aspetta qualsiasi cosa. Perché ? Perché forse si scopre che una classe dirigente ha sbagliato politica per decenni, e con Pardini e Veronesi scopre che “si poteva fare e non si è fatto”. Lucca potrebbe, e non è uno scherzo, essere una Salisburgo italiana. Allora, se le celebrazioni dovessero essere un successo, speriamo!, inviterò tutti i detrattori, i calunniatori, i gufi, i derisori, politici e non politici, a fare una riflessione comune, per creare un grande fronte unitario per fare di Lucca, e delle terre pucciniane, quel centro della musica classica e pucciniana che finalmente potrebbe diventare.