Presente e futuro senza oppressioni. Questo il titolo che l'amministrazione comunale di Coreglia Antelminelli e l'Anpi Val di Serchio e Garfagnana hanno voluto dare alle celebrazioni per il 25 aprile, che si terranno domani alle 11 a Lucignana con la commemorazione al monumento ai caduti della piccola frazione. Interverranno il sindaco, Marco Remaschi, il parroco don Giuseppe e Giulia Bianchi, in qualità di referente Anpi Val di Serchio e Garfagnana.
Lucignana, un luogo non scelto a caso, visto che quel monumento, tra i tanti, ricorda la figura e il martirio di Bruno Stefani, patriota, organizzatore di primo piano dell'attività di assistenza nei confronti dei perseguitati, ucciso proprio a Lucignana da una delegazione fascista nell'estate del 1944. Ricordare lui significa, per estensione, rendere omaggio a tutti coloro che in quegli anni decisero di fare la propria parte per sostenere la lotta di Liberazione e costruire un'Italia libera, democratica, repubblicana, su cui ancora oggi affonda le proprie radici la Costituzione.
"Bruno Stefani e il paese di Lucignana rappresentano nel piccolo cosa significhi tenere sempre alti i valori assoluti di libertà e democrazia e cosa significhi impegnarsi per la solidarietà e l'accoglienza. Questo piccolo borgo non ebbe mai un iscritto al partito fascista e non appena si scatenò la caccia agli ebrei, Lucignana ne divenne asilo. E ancora dopo l'8 settembre, queste terre divennero rifugio e sicurezza, qui si costruiva la Resistenza, si coordinavano gli aiuti, si dava assistenza, si mettevano in relazione i partigiani. Una storia comune che lega tutti i piccoli centri del nostro territorio e che ci consegna ancora oggi, da 78 anni, un testimone di storia e memoria da attualizzare e tramandare alle nuove generazioni".